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Vivere car-free: si può!

Le idee per i post arrivano sempre dai social. E per una come me, ormai a letto da 10 giorni, a parte marito e figlio (adorabili) i social possono diventare un’unica e preziosa finestra sul mondo.

Dunque, ho fatto da 5 minuti amicizia su FB con Theitalianmom e leggo il suo status “giro per milano a piedi e osservo con aria da entomologo quelli che si ostinano a prendere sempre la macchina…. arrivo comunque sempre prima io… a piedi.”

Questa non mi è nuova, questa la dico sempre io, la dicevo quando vivevo da single rampante a Milano, la dico vivendo con marito e bimbo a Torino.

Vivere senza auto, almeno in città, si può.
Io ho proprio un problema con le auto: mi sembrano delle trappole e la ricerca del parcheggio mi dà l’orticaria. Adoro i mezzi pubblici perché dentro ci sono tante persone, perché puoi leggere, anche arrampicato e schiacciato, perché non devi cercare parcheggio, perché perché perché.

Io ero una car-free felice già da sola, a Milano e me la cavavo bene tra vita e lavoro. Poi ho conosciuto addirittura un ciclista urbano, uno che faceva 40 chilometri al giorno tra le sue due attività lavorative a qualsiasi temperatura. E allora niente auto per la nostra famiglia.

Poi un giorno ho scoperto di aspettare bimbopatato e le mamme motorizzate hanno iniziato a provare profonda angoscia per me. “Come fai con un bambino piccolo?” “Vedrai che dovrai prendere l’auto!” “Non puoi fare le commissioni senza!”

Beh, mi hanno fatto un po’ pensare, magari senza senza non si poteva fare… E allora abbiamo risolto con il car sharing

Ma neanche troppo! Usiamo l’auto per le commissioni grosse, al massimo una volta a settimana e per il resto ci muoviamo allegramente con i piedini, con i mezzi pubblici e presto in bici con seggiolino.

Bimbopatato è dunque un bimbo car-free e come mamma e papà adora i mezzi pubblici e le fantastiche persone che ci sono dentro, anzi, ormai è una specie di animatore volontario della GTT di Torino …

Ops, forse dovrei andare a proporlo per una nuova professione!

Capisco che vivere senza auto richieda tempi più lunghi per fare tutto, ma pensando a parcheggi, seggiolini auto, passeggini da aprire e chiudere, ne siamo proprio sicuri?

Published inL'angolo delle riflessioni

5 Comments

  1. tutto vero se sei in città, anzi in una grande città. Sarà che io vorrei tornare a Torino fosse anche in ginocchio attaccata allo specchietto del GTT Alba-Torino, ma in provincia sono cose impensabili, assolutamente. Resta sempre da considerare che in provicnia ci abitano un mare di persone è quindi o si spopolano alcune zone, come già capita in montagna – ovvio i motivi sono altri – o ci si mette di buzzo buono e si portano le stesse opportunità ovunque. Altrimenti in città dovrete essere tutti virtuosi per compensare la nostra esistenza senza alternative.
    mannaggia a me e a quando ho seguito lammore!

  2. @Pentapata, ma allora siamo vicine! Pensa che noi vorremmo andar via dalla città, ma in quel caso ci vorrebbe l’auto.
    Effettivamente il mio “si può fare!” riguarda esclusivamente chi vive nelle grandi città, ma mostra un livello di ottusaggine motorizzata che spesso fa cadere le braccia…

  3. eh, e dove andate?
    Noi per ora non abbiamo risorse per una casa nostra, ci teniamo la mansardina in affitto che fa tanto baita in montagna….

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