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Affamati, folli e felici

La Rete è sovraccarica di tributi a Steve Jobs e io non sono una voce tanto autorevole da scriverne uno.
E visto che questo è chiaramente un blog personale, scrivo quello che personalmente rappresentano le parole di quest’uomo che anagraficamente parlando avrebbe potuto esser il mio papà e il nonno di bimbopatato (che tra l’altro ha già un nonno fantastico e non ha potuto conoscere l’altro, meraviglioso, che è volato via per colpa della solita brutta bestia).
Stamattina chiunque ripropone video e parole del discorso di Stanford e lo farò anch’io.
Lo faccio per me, per la mia famiglia, perché proprio in questi giorni abbiamo deciso volontariamente di “fare la fame” per procurarci l’occasione di fare con amore e passione il nostro lavoro senza vivere le vite degli altri, senza lavorare per la fortuna degli altri.
In questi giorni sto vivendo per la prima volta l’occasione di fermarmi a pensare, progettare, ideare dopo 9 anni passati a fare la formichina diligente con un’elevata produttività che non mi è mai ritornata in tasca.
Adesso però faccio parlare Steve Jobs che è stato un gran comunicatore e sicuramente si esprimeva meglio di me:

 

‎”Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario”.
Ed ora ecco i video del discorso che ho citato:

 

 

RIP

 

 

Published inL'angolo delle riflessioni

7 Comments

  1. E anche… un gran comunicatore!

    Ciao Queen B, benvenuta!

  2. Non sei nelle mie condizioni di allora, ma in quelle di oggi, cara amica. Io allora non vedevo affatto le opportunità ma solo le fatiche. Oggi sto provando a rischiare, di nuovo, in maniera più seria e ponderata (ma sempre con lo stesso azzardo). Sosteniamoci a vicenda e ogni tanto ricordiamoci che lo abbiamo fatto per noi e per non vivere la vita degli altri ma la nostra, quella che vogliamo vivere, oggi. un abbraccio

  3. Grazie Panz (*) questi è l’emoticon dell’abbraccio nel caso volessi usarlo 🙂

  4. Oggi abbiamo pensato tutti a lui… impossibile non essere colpiti dalla notizia della sua scomparsa.

  5. anche io mi sono commossa al suo discorso perchè l’ho fatto nostro. siamo senza lavoro. e di puntini (tra lavori lauree, passioni, corsi, esperienze) ce ne sono tanti, e quelle parole mi hanno dato la forza di credere che prima o poi li unirò, prima o poi avranno un senso, prima o poi troveremo la nostra vera strada. in bocca al lupo.

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