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Istruzione per non farsi “mangiare” il pedone

Immagine tratta dal film “Bianco, rosso e Verdone”

Stamattina, per l’ennesima volta, io e bimbopatato abbiamo rischiato di essere investiti da un automobilista, perché l’auto non c’entra niente è chi la guida che è un potenziale assassino a sua insaputa.
La dinamica è sempre la stessa:

  • attraversamento su strisce pedonali (cerco di educare mio figlio al rispetto delle regole);
  • un’auto si ferma per farci attraversare (ovviamente dopo quella decina di automobilisti che fanno finta di non vederti e tu ti senti Ametrano in autostrada);
  • una seconda auto, il cui conducente non si chiede assolutamente perché l’auto davanti a sé abbia prima rallentato e poi si sia fermata, sorpassa la prima sulla destra a grande velocità;
  • nel peggiore dei casi la seconda auto travolge il o i pedoni (conosco persone morte o ferite gravemente per questo tipo di manovra, una in famiglia).
Ecco, posto che io sono molto sensibile alla faccenda e parecchio addestrata, visto il caso in famiglia, normalmente agisco così:
  • attendo un’anima pia che mi lasci attraversare (facendo Ametrano anche per qualche minuto, perché io non sono un criceto mattutino e mi muovo per tempo, quindi mi posso “permettere” di perdere dei minuti);
  • attraverso fino a metà, cioè fino al limite oltre il quale il mio corpo, e quello di mio figlio, è “protetto” dall’auto che ci sta cedendo il passo e aspetto un istante;
  • è in quell’istante che si palesa lo stronzo e tu sei salvo perché ti vede ma non può travolgerti;
  • infine rivolgo le mie imprecazioni allo stronzo di turno e con calma, molta calma, completo l’attraversamento.
Insomma bisogna avere a disposizione qualche istante in più per non rischiare la vita.
Published inL'angolo delle riflessioni

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