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Un anno a tutta #forzaBino

Ciao Bino,

ho deciso che con te proseguirò la tradizione che porto avanti da quattro anni con tuo fratello e ogni anno ti racconterò cosa è accaduto negli ultimi dodici mesi.

Tutto ha avuto inizio da un pancione e da un ricovero…

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…poi la situazione è precipitata, io sono stata sedata, tuo padre ha corso più che poteva, ma alla fine quando sei nato eri da solo. Per fortuna però sei nato e dopo qualche ora hai potuto abbracciare una mamma sotto shock…

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…un papà stremato dalla difficile gravidanza della mamma e dai tanti, troppi problemi…

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…un fratello che per te è subito diventato un mito!

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Eri con tutti noi da soli 39 giorni quando sei finito in un buco nero, in un un non luogo, insieme alla mamma. Non respiravi più da solo e per 23 lunghissimi giorni non sei più stato fra le braccia di nessuno, niente coccole (se non la tua manina nella mia) niente latte da ciucciare ma un sondino in quel tuo piccolo nasino.

Non ho immagini di te, nudo, in rianimazione, attaccato al respiratore e con mille altri tubi e fili per monitorarti, alimentarti e curarti. Ma una mattina sono arrivata in ospedale e non eri più sedato, ti avevano tolto il respiratore e il sondino ed eri bellissimo mentre con gli occhietti ti domandavi che cavolo fosse successo.

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Poi, una mattina di aprile, finalmente, ti hanno dimesso. Ed è stato come se fossi nato un’altra volta. Sai Bino la mamma è una che condivide un sacco le sue emozioni, e allora questa foto di noi due che usciamo dall’ospedale l’hanno attesa decine, centinaia di persone che da giorni scrivevano #forzaBino ovunque.

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E così è arrivata la primavera e la tua prima manifestazione, la fiaccolata del 25 aprile…

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…il 4 maggio siamo andati al cimitero monumentale a salutare gli Invincibili, e tu hai ereditato la maglietta del Toro di tuo fratello…

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…piano piano scopri un po’ di autonomia…

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…ma non perdi occasione per stringerti forte alla mamma…

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…o al papà.

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Purtroppo sei stato male ancora tante volte e fiato corto, aerosol e pronto soccorso pediatrico per te sono la normalità…

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…ma tutto questo non ti impedisce di sorridere alla vita.

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C’è un dubbio che non hai ancora risolto e spesso sono certa che ti chiedi “sono un bambino o un gattino?”, esattamente come se lo chiede Chenni che vive con noi da luglio e che è nata nei giorni in cui tu uscivi dall’ospedale per la seconda volta.

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Cresci in fretta tu Bino. Hai già degli amici…

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…frequenti (saltuariamente) il nido…

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…e sei stato per la prima volta al cinema, ma ad un certo punto ti sei addormentato.

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È stato un anno durissimo il tuo e il nostro. La tua vita è iniziata in salita e l’abbiamo affrontata tutti con il fiato corto. Ma insieme a mamma, papà, fratellone e gatta, il primo anno l’abbiamo portato a casa e tu, proprio come tuo fratello, stai diventando davvero un gran figo!

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Buon compleanno piccoletto!

 

 

 

Published inL'angolo delle riflessioni

3 Comments

  1. No, ma quale diventando, questo ci è nato proprio figo. Sai, ho sparso le lacrimucce di pragmatica mentre leggevo eprchè è vero, è stato un anno di fiati sospesi pure per noi che seguivamo a distanza. Comunque sono contenta che almeno nella foto sul seggiolone al nido abbia un’ espressione così totalmente tua, che altrimenti è identico a Oppi

  2. Buon compleanno piccoletto <3
    Hai un posticino tutto tuo nel mio cuore <3

  3. […] Dall’altra parte, un post che a suo modo racconta la stessa fatica di essere madri ma  stavolta la fatica non è espressa ma si legge tra le righe insieme all’amore per queste creature misteriose che sono i figli. Il post, dolcissimo, è di Michela Calculli dedicato a suo figlio Bino […]

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