Quella che sto per raccontare è una storia di quartiere che dura da anni.
Non ho ancora avuto accesso alla documentazione ma ho parlato con alcuni testimoni che stimo e di cui mi fido.
C’era un piccolo piazzale adibito ad area mercatale nel mio quartiere, ma quando tre anni fa sono venuta a vivere qui era già un parcheggio.
Ecco la storia:
il Comune di Torino decide di realizzare lungo Corso Taranto un’area mercatale con le tettoie e di fatto, un po’ con le buone (facendo promesse di libera scelta) un po’ con le cattive elimina il mercato che da sempre era frequentatissimo all’incrocio tra Via Bologna e Via Gottardo.
Ai mercatali viene promesso che potranno rioccupare il vecchio mercato nel caso gli affari “sotto le tettoie” non vadano bene.
Ecco, gli affari non sono andati bene “sotto le tettoie”, forse sono andati bene per chi le ha costruite quelle tettoie (se ne occuperà la Corte dei Conti). Molti ambulanti hanno chiuso e venduto le licenze e il mercato di Corso Taranto è la cosa più triste che io abbia mai visto, a parte alcune sparute bancarelle che mi piacciono assai.
Stamattina i alcuni mercatali hanno occupato la vecchia sede del mercato sotto l’occhio vigile dei vigili che hanno minacciato multe se avessero aperto i banchi.
Mi dicono che il TAR abbia stabilito che questa è un’area mercatale fino al 2015, ma qualcuno ha oscurato il cartello:
Come ho già scritto
altrove io amo il mio quartiere e mi dispiace sinceramente di sentire il tipografo e la farmacista che mi raccontano di quanto era vivo prima dell’eliminazione del mercato.
Spostare un mercato di 750 metri è un danno non da poco, io se fosse dov’era ci andrei tutti i giorni (ci passerei quando porto o riprendo bimbopato dal nido) anziché una volta alla settimana. Sarebbe bellissimo! E immagino quanto sarebbe utile per i vecchietti della zona.
Insomma le istituzioni cieche e sorde ancora una volta stanno mettendo in difficoltà lavoratori e utenti.
L’affare delle tettoie devo proprio approfondirlo, i commercianti mi hanno promesso di farmi visionare tutta la documentazione in loro possesso.
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