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È nato Liborio: un’avventura raccontata da papà

Non è stata una passeggiata e visto quello che è successo, lascio la parola a Oppi, che nel casino di quella notte ha fatto la cronaca su FB.

6 febbraio 2014
1.30  Contrordine. Alle 00:34, sono a letto da 14 minuti, suona il telefono ed è Michela. “Oppi ho un’emorragia, mi operano subito, vieni”, click. Un minuto per capire, otto per essere fuori di casa senza farsi sentire da bimbo e suoceri, alle 00:45 sono sul taxi e dopo il mio corpo si sveglia anche il mio cervello. La morte nel cuore per tutto il viaggio, le preghiere, “tenga il resto”, entro da corso Spezia ma è chiuso e faccio suonare tutti gli allarmi, fanculo e corro in via Ventimiglia, il cortile, l’ascensore, “non ci sono molte spiegazioni possibili per un intervento d’urgenza a poche ore da quello prefissato”, e poi lo sapevamo che c’era questo rischio, “se vedete anche solo una goccina, correte, pure se potrebbe essere troppo tardi”. Come farò a ricostruire Michela, con quali forze, che già non ne ho, cazzo di ascensore più lento del mondo.
Ecco l’infermiera, le dico che “mi hanno chiamato” con la faccia di chi deve solo constatare la realtà, riconoscere il cadavere, e la sua faccia è una conferma, “però mi dica il nome”, cosa importa, “il nome!”, toh, “Ah ok: stanno bene”.

?!?!? Ma avranno capito di chi parlo? Mi hanno telef…”Sì, stanno bene. Lei dorme, le han fatto l’anestesia generale. Lui è nel nido. Stanno bene. Lei piuttosto…si sieda, vuole un caffè con tantissimo zucchero? No?”.

E ora qui, con le gambe molli, ad aspettare di vederli ma ora ha meno importanza, vederli, perché nel frattempo sono morto e poi rinato. “Ha perso tanto sangue, di colpo, non ne eravamo certi ma alla fine siamo riusciti a salvarli…”, mi dice ora il dottore, il mio nuovo e definitivo supereroe. “Ho tre amici che si chiamano Liborio”, racconta l’infermiera, “giù in Sicilia”. Non so ancora che faccino abbia, ma c’è. Liborio c’è. 
Ripensandoci, forse ora quel caffè con tantissimo zucchero lo prendo.

1.41 Ora l’ho visto. Dopo circa un minuto l’ho riconosciuto, e ho finalmente pianto, non ho ancora smesso. È meravigliosamente bello e si ciuccia il pollice. È già diventato tutto il mio mondo.

5.32 Aggiornamento: ora mamma Michela è qui, in camera, dolente ma sveglia. A mezzanotte e mezza stava andando in bagno prima di nanna quando un vero fiume di sangue ha terrorizzato lei, le “coinquiline” e le infermiere, che l’hanno catapultata in sala operatoria sperando di salvare almeno uno dei due…Lei si è addormentata piangendo senza sapere se si sarebbe risvegliata. Invece è andata com’è andata 
Fosse stata a casa, per lo meno per il bimbo non ci sarebbe stata speranza. Per ore ha pensato che i dottori la prendessero in giro, dicendole che Liborio era vivo. Tutt’ora non l’ha visto e quindi non sa che quanto è bellissimo :’-)
Intanto il papà, che qualche ora fa ha fatto scattare gli allarmi di tutta la struttura, non appena Michela è stata messa a letto ha pensato di accendere la lampada e invece ha schiacciato l’interruttore di richiesta aiuto, spaventando le infermiere che l’avevano appena lasciata e che lo volevano picchiare ^_^

6.14 Nota di colore: la mamma riferisce che l’ostetrica che ha fatto nascere bimbo si chiama Maria, mentre l’anestesista, di chiara origine non italiana, è di…Nazareth. Sul serio 
Bon, io l’ho detta, fatene quel che volete.

Dopo poche ore mi hanno portato il mio bambino. E’ un piccoletto che pesa meno di due chili e mezzo ma è già un combattente.
Adesso siamo tutti a casa, stiamo bene e ci stiamo riorganizzando ancora una volta.

Nel link tutta la discussione avvenuta su Facebook in quella folle notte:
https://www.facebook.com/alessandro.oppi.salvatico/posts/10202357227145590?stream_ref=10

 

Published inL'angolo delle riflessioni

6 Comments

  1. Mammina, mi hai fatto venire i brividi ed emozionare! Vi auguro le cose più belle possibil e BENVENUTO a LIBORIO….si lo so che il maiuscolo non si usa, ma ‘evento lo merita!

  2. Il peggio è passato, forza. Complimenti a tutti, quindi: a Liborio, alla sua famiglia e a tutto il personale sanitario. Evviva!

  3. Mamma mia! NOn seguendo il papà sapevo solo che non era stato facile! godetevi solo il dopo, quel che è passato non c’è più!

  4. Chissà che paura… Benvenuto piccolo grande Liborio!

  5. Mille felicitazioni e tanti auguri di serenità e bene per il piccolo

  6. ma quanti auguri! e che commozione… Maria l’ostetrica… 🙂 brava! Un abbraccio grande

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