Natale senza albero: bimbopatato e la casa sono troppo piccoli per sopportarne la presenza senza devasto totale e reciproco.
Natale senza regali: niente soldi, niente regali. È il tributo che pago più volentieri alla mia scelta di libertà lavorativa. I soldi arriveranno, ma dopo Natale e comunque io ho sempre odiato fare regali, soprattutto nelle ricorrenze da calendario.
Natale senza sprechi alimentari: niente pranzi e cene fuori, niente eccessi. E con il tempo risparmiato per i regali potrei cercare ricette natalizie “povere”.
Natale senza ferie: lavoriamo in casa e per conto nostro, quindi questa volta non sopporteremo le occhiatacce di colleghi e capi di turno perché ce ne andiamo una settimana dai miei in Puglia. E arrivati lì continueremo allegramente a lavorare…
Natale senza niente ma con tutto: ricapitoliamo. Noi tre in bolletta e un pranzo tradizionale.
L’ultimo “senza” mi ha fatto sorridere. Mi sembra un buon piano!
Più o meno come il nostro Natale. Solo che noi senza neanche la Puglia 🙁
“Altro che in bolletta..ROSSO FISSO” 🙂
ehm, il viaggio in Puglia è un regalo ricevuto, altrimenti nisba.
Bravi! Come vi capisco… and a happy new year. Alice
Un natale super… Dammi retta! In fondo anche senza l’albero si vive lo stesso!
Certo! Sono costretta a portare a spasso il pupo tutti i giorni e a cercare in giro per la città il clima natalizio! 😉
“Il 2012 non ci coglierà impreparati.” In questa frase c’è ahimé la sintesi di tutto!
sono sulla stessa lunghezza d’onda, soprattutto per il non sentirsi obbligati a festeggiare, spendere etc etc perché così fan tutti.