Sono giorni difficili:
– oggi scade la comunicazione dati IVA che sto predisponendo per mio cognato, visto che pagare un commercialista non agevola un’attività appena avviata;
– questo pomeriggio c’è la riunione dell’asilo nido e dobbiamo ancora decidere chi ci andrà tra me e mio marito e capire se sarà possibile portarsi dietro bimbopatato in modo da concedere all’altro un paio d’ore di lavoro;
– bisogna riaffittare velocemente questa casa, perché non possiamo permetterci di pagare due affitti da aprile, quindi devo tenere in super ordine l’appartamento (quindi lavoraccio di bonifica approfondita tutte le mattine);
– da quattro mesi non percepisco uno stipendio e solo a fine marzo comincerò a guadagnare decentemente grazie alla mia attività;
– ogni fine mese facciamo il sudoku su cosa pagare e cosa lasciare indietro.
Ecco stamattina mentre bonificavo, appunto, pensavo a tutto questo. Poi finalmente sono arrivata al momento doccia e mi dicevo “bene dalle 9.30 alle 12.30 testa bassa e finiamo la comunicazione dati IVA del cognato”.
E poi un lampo!
Il flusso dei miei pensieri sulle incombenze quotidiane e i problemi personali si è interrotto.
Oggi prima di tutto devo fermarmi e scrivere il post per Rossella Urru. Perché oggi è il 29, è il
blogging day.
Saremo in più di trecento a fare il rumore che serve per svegliare i media mainstream impegnati a produrre notizie tarocche o a parlare si donne con la patata la vento e di perizomi invisibili.
Oggi mi fermo quindi e regalo un’ora a Rossella, che a 29 anni sta regalando mesi della sua vita per gli altri, per amore, per solidarietà concreta e tangibile.
Non sono entrata nel dettaglio della sua vicenda perché c’è chi è più informato e documentato di me, ma ci tengo a ribadire un concetto: dobbiamo imparare a fermarci!
Corriamo come delle api operaie impazzite tra problemi e una ricerca estrema della produttività. E non parlo solo di lavoro, vogliamo essere dei perfetti genitori, con figli perfetti, dei perfetti lavoratori, professionisti, imprenditori. E corriamo corriamo come i criceti sulla ruota.
Non ci fermiamo mai e non otteniamo niente.
E allora oggi fatelo per Rossella:
– passate del tempo con i vostri figli a fare niente (niente sport, niente corsi vari, nessuna attività altamente istruttiva);
– passate del tempo da soli a fare niente, ad amare voi stessi, ad ascoltare voi stessi;
– fate una telefonata ad una persona che non sentite da tempo e che pensate sia sola.
Regalatevi, nel vostro piccolo, l’immenso amore per gli altri che Rossella ci insegna con il suo esempio.
Un post bellissimo!
Grazie Adriana,
solo adesso leggo delle polemiche sull’iniziativa che sinceramente non comprendo.
Gran bel post, Michela.