Sto male, purtroppo.
Costretta a letto immobile da tre giorni e ancora per un paio di settimane.
Mal di schiena, ernia lombare, passerà.
E qui sdraiata sul divano, con la vista annebbiata dai medicinali li sento.
Ascolto bimbopatato e papasportivo ridere e chiacchierate mentre quest’ultimo, a modo suo, stende i panni, mentre lava i piatti, spazza, cucina e si prende cura di noi.
Nel frattempo lavora e si chiede, tra paura, solitudine e fatica, se è all’altezza della gestione di questa situazione e combatte con coraggio contro le proposte di aiuto che arrivano da amici e parenti.
Ma no, no grazie, questa famiglia è sua, questa casa è sua, e non c’è niente che lui non sia in grado di fare nella sua realtà, senza ingerenze.
E io lo guardo ammirata e mi sforzo di non stressarlo con quello che c’è da fare, con quello che vorrei fare, ma ogni tanto non riesco e si discute.
La verità è che mio marito mi sta chiedendo un’occasione per affermare le sue pari opportunità di cura di famiglia e casa e io devo rispettarlo.
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Anche mio marito è un sostenitore della pari opportunità in famiglia, e io apprezzo molto. Cerca di apprezzarlo anche tu, è una dote ahimè rara…
Ciao cara, cerca di rimetterti presto
Grazie Stefania.
Sto scoprendo nella scrittura un’occasione preziosa per chiarirmi le idee e diradare piccoli conflitti.
E’ una dote mooolto rara! Rimettiti presto e intanto gongola 🙂
Se succedesse la stessa cosa da me, mio marito andrebbe nel pallone e invece che rivendicare le pari opportunità, credo che scapperebbe a gambe levate!! A parte gli scherzi, mio marito non aiuta moltissimo in casa, parlo di “mestieri”, ma si occupa dei bambini per permettermi di farlo, la volpe… Quando sono stata male da non potermi alzare dal letto, soffrivo di più ancora per il fatto di vederlo “incapace” nello svolgere “come dico io” (e qui sta l’inghippo!) i lavori di casa. Se io abbassassi un po’ le aspettative probabilmente andrebbe meglio: ma, per fare un esempio, per lui la lavastoviglie è piena con 4 piatti una pentola e 5 bicchieri (rabbrividiamo). Quindi volevo dirti, goditi il marito alla pari!
bravi, bravi, bravi, anche noi ci siamo passati, e piu’ di una volta…e ti confesso che a volte ho pensato che senza quelle esperienze non saremmo la coppia che siamo. E hai colto il punto, lasciagli la possibilità di dimostrare tutto il suo valore e il suo amore.
Sto crescendo, in questi giorni difficili di immobilità. Sto crescendo come moglie e come donna. Sto imparando a parlare meno e ad apprezzare di più. Anche se la strada e ancora tanta.
Grazie per i vostri commenti e le vostre considerazioni.