Stasera si parte!
Porto figlio e marito sabaudo il quel di Gravina in Puglia la mia città natale dove ho vissuto i primi 19 anni della mia vita.
Ci andiamo per un motivo ben preciso: marito e figlio non hanno mai assistito ai festeggiamenti del Santo Patrono: San Michele.
E così questa mamma più o meno 2.0 farà un tuffo tra radici e tradizione per mostrare alla piccola famiglia com’è che si vive la festa patronale.
Mostrerò a bimbopatato le luminarie, la processione, le coperte di broccato appese ai balconi per il Santo…
Papasportivo è chiaramente molto più attratto dal risvolto enogastronomico della faccenda, come dargli torto?
Io dal mio paese sono andata via 13 anni fa quasi sbattendo la porta, non vivevo bene lì, non mi sentivo io, ho sempre desiderato vivere in una grande città, e probabilmente il disagio era solo un modo per andare incontro al mio destino: la mia nuova famiglia.
Però come tutti gli immigrati che hanno lasciato il paese natale, il folklore esercita su di me un fascino incontenibile, un’attrazione fatale e viscerale che mi riporta alla memoria odori, suoni e colori di quando ero bambina.
E così mi ricordo delle nonne, Grazia e Michelina, due donne diversissime e con due caratteri davvero particolari i cui tratti riaffiorano in me a fasi alterne facendo impazzire papasportivo, poi penso all’eccitazione dell’arrivo delle giostre, occasione unica per provare il brivido del vuoto, e i fuochi d’artificio dapprima temuti e poi attesi con ansia come unica occasione di rientrare dopo la mezzanotte quand’ero ragazzina.
Ecco condividere tutti questi ricordi con chi allora non era nella mia vita e adesso ne è parte fondamentale mi riempie di gioia e anche di un bel po’ di soddisfazione.
Sii il primo a commentare