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Natale senza

Natale senza albero: bimbopatato e la casa sono troppo piccoli per sopportarne la presenza senza devasto totale e reciproco.

Natale senza regali: niente soldi, niente regali. È il tributo che pago più volentieri alla mia scelta di libertà lavorativa. I soldi arriveranno, ma dopo Natale e comunque io ho sempre odiato fare regali, soprattutto nelle ricorrenze da calendario.

Natale senza sprechi alimentari: niente pranzi e cene fuori, niente eccessi. E con il tempo risparmiato per i regali potrei cercare ricette natalizie “povere”.

Natale senza ferie: lavoriamo in casa e per conto nostro, quindi questa volta non sopporteremo le occhiatacce di colleghi e capi di turno perché ce ne andiamo una settimana dai miei in Puglia. E arrivati lì continueremo allegramente a lavorare…

Natale senza niente ma con tutto: ricapitoliamo. Noi tre in bolletta e un pranzo tradizionale.

Il 2012 non ci coglierà impreparati.
Pubblicato inL'angolo delle riflessioni

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