Salta al contenuto

Non siamo fantasmi, non siamo invisibili. Il fotoracconto.

Ho già parlato della situazione nidi e materne di Torino qui e qui.
Non credo che questa storia si discosti da tante altre in Italia, ma in questa storia mi ci sono ritrovata io e ho deciso di partecipare attivamente.
Ho una passato di politica attiva che mi ha lasciato il segno: la certezza che se hai voglia di fare, di impegnarti, devi scontrarti con gente che è lì, immobile, saldamente ancorata alle poltrone e pure alle poltroncine. Ero giovane e delusa, ho mollato.
Poi è nato Ernesto, e decidere di chiamarlo così poteva farmi intuire qualcosa…
Poi Ernesto è entrato nella società civile attraverso la porta dell’asilo nido comunale e mi ha tirata per i capelli.
Ma cosa è successo?
In sostanza per i precari che lavorano con i nostri bambini il futuro si ferma il 29 giugno prossimo, dopodiché diventeranno fantasmi e un lontano ricordo per i nostri bambini, con conseguenze educative ed affettive non di poco conto.
Ma loro, i precari, non ci stanno e ieri hanno manifestato davanti al Comune.
Ecco un po’ di foto:
La vestizione
Questi fantasmi
Creatività 1
Creatività 2
Creatività 3
Concludo il fotoracconto con un’immagine che mi fa un po’ soffrire: Ernesto è qui con le sue due educatrici fantasma. Sono loro il suo primo contatto con la società al di fuori della famiglia, sono loro le prime persone che si prendono cura di lui oltre a mamma e papà. Ieri bimbopatato sorrideva loro anche se non le vedeva in volto, riconosceva le loro voci.
Da luglio potrebbero diventare veri fantasmi per mio figlio.
Published inL'angolo delle riflessioni

6 Comments

  1. Anonymous Anonymous

    servirà??

  2. Ciao @Anonimo.
    Mi chiedi se servirà. Non lo so, non ne sono certa.
    Ma di sicuro non si possono subire passivamente tutte le scelte e le conseguenze degli errori delle istituzioni.
    Ieri non eravamo in molti, ma le conseguenze riguarderanno tutti gli educatori, i bimbi e le famiglie.
    Bisogna almeno dare un segnale a chi si rinchiude nelle “stanze dei bottoni” che noi ci siamo, che ci teniamo alla cosa pubblica.

  3. Io la penso esattamente come te.
    Può non servire a nulla, ma se non ci proviamo, non lo sapremo mai. Senza dimenticare che i cambiamenti arrivano dalle piccole cose.

  4. Patrizia Patrizia

    ciao mamma michela, grazie per le splendide parole che hai rivolto verso la situazione dei precari ma soprattutto verso noi, le educatrici fantasma di Ernesto. Siamo onorate. Il contributo tuo e di tutti i genitori è fondamentale, aiuta a smuovere molte coscienze ma soprattutto ci gratifica enormemente. Grazie. Patrizia

  5. Ciao Patrizia,
    credevo nel valore del nido comunale già prima di iniziare questa avventura. E osservando mio figlio in questi mesi ne sono sempre più convinta 🙂

  6. Anonymous Anonymous

    cara maria michela……………grazie per la sensibilita’ dimostrata per la precarieta’ del lavoro di chi giornalmente si occupa di bimbi……..ma purtroppo oggi in italia la precarieta’ e’ all’ordine del giorno………io sono una educatrice(da piu’ di 20 anni di ruolo)che a causa di scelte politicamente sbagliate mi ritrovero’ nella prossima settimana ad essere spostata da un nido ad un’altro del comune di torino alla faccia di tutte quelle disquizioni sche si fanno sulla continuita’ didattica……..ebbene si:mi ritrovero’ in un’altra realta con bimbi che non conosco(e solo fino alla fine dell’anno:3 mesi circa)e che non mi conoscono avbendo lasciato bimbi in un .altro nido che ho cresciuto con amore e professionalita’………..sono allibita e sfiduciata…….pensa che al mio posto ci sara’ personale amministrativo(che e’ da piu’ di un lustro che non sta a contatto con i bimbi) a cui verra’ dato l’ingrato compito di “educare” i nostri figli ma che fino ad un mese fa era impegnato ad addomesticare non il pianto di un bambino bensi’ una pratica che non andava a buon fine……………d’altronde anche il monti dice che il posto fisso e’ una noia mortale…………ed allora :viva la precarieta’

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.