Si fa un gran parlare di sicurezza sul lavoro e di semplificazioni. Ma si tratta solo di chiacchiere e, nella migliore delle ipotesi, di grandi supercazzole.
Ora, fra 3 giorni è il famigerato 16/02/2012 (e chi si aspettava un post per San Valentino dovrà cercare altrove, io non lo festeggiavo da single e non lo faccio da impegnata) data X per il versamento dell’autoliquidazione INAIL.
E che è?
Si tratta del versamento del premio annuo all’INAIL, che di fatto è l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Nel mio caso sto dando una mano in famiglia, tempo di crisi, e sto quindi determinando l’importo che dovrà versare un mio parente artigiano.
Bene, c’è voluta mezza giornata, ma finalmente, forse, ho capito quanto dovrà versare e faccio di seguito un esempio per qualche altro malcapitato che non ha capito una fava di quanto gli ha scritto l’INAIL nella fantastica letterina/supercazzola:
Ecco i passaggi per quel che concerne una ditta artigiana senza dipendenti:
- si prende il numero indicato sotto il nome PREMIO dove l’INAIL indica REGOLAZIONE 2011 (es. 100);
- a quel numero si aggiunge l’1% (es. 101);
- si ripesca l’F24 versato all’INAIL l’anno precedente (es. 120) e si fa la differenza tra l’importo versato nel 2011 e quello determinato come al punto 2 (es. +19).
- si prende il numero indicato sotto il nome PREMIO dove l’INAIL indica RATA ANNO 2012 (es. 200);
- a quel numero si aggiunge l’1% (es. 202);
- all’importo ricavato al punto 5. si somma quello del punto 3. se si è ottenuto un numero negativo, si sottrae se si è ottenuto un numero positivo (es. 202-19=183).
Io adesso per completezza metto il link alle “istruzioni” dell’INAIL, ma per piacere, non ammazzatevi dalle risate:
Qualcuno abbia il coraggio di dire che certe complessità servono solo per giustificare gli stipendi di un considerevole numero di impiegati e le parcelle dei professionisti, che ve le fanno pagare, ma dubito che sappiano di cosa sto parlando.
Di seguito una supercazzola vera così mi faccio una risata e mi passa la carogna:
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