Giornate molto pesanti queste… Due nuovi clienti in atterraggio e un trasloco fatto tutto in autonomia. Nel senso che io e papasportivo stiamo producendo i pacchi da soli e stiamo pulendo la nuova casa, sempre da soli (e ogni giorno mi rallegro che la padrona di casa abbia dato il bianco!).
Stamattina sessione di pulizie nella casetta nuova in attesa dell’allacciamento gas. Ma il lavoro non può essere abbandonato.
E allora spugne e iPhone come modem, ramazza e netbook, acqua gassata e plumcake, mi son avviata verso l’ennesima giornata/massacro.
Inizio a leggere i miei millemila aggiornamenti per il cliente A, cerco cose interessanti per il cliente B e attendo di entrare in conference con il potenziale cliente C, nel frattempo ad intervalli regolari ramazzo.
Ma perfetto!
Pulisco e mi aggiorno, mi aggiorno e pulisco!
E così ho twittato l’immagine pubblicata qui sopra e mi ha risposto direttamente il protagonista della foto
Mi sono dunque ritrovata a seguire un dibattito interessante e ad elaborare dei pensieri sparsi sulla digitalizzazione:
- non mi piace sentir dire che bisogna obbligare aziende e PA ad andare online, posso accettarlo per la PA (con il supremo obbiettivo di scovare gli imboscati), non per le aziende;
- vorrei che le aziende si convincessero dell’utilità della digitalizzazione dei processi e una prova sono io.
Ho sempre desiderato lavorare senza orari, ho sempre sofferto il rito del permesso per fare qualcosa (con il datore di lavoro che si trasformava in mio padre quando da ragazzina chiedevo di far tardi la sera), ho sempre subito le otto ore senza scampo (io sono super produttiva dalle 5 alle 8 del mattino e dopo pranzo non capisco niente).
Beh, adesso lavoro per conto mio e per pulire la mia casa nuova non ho chiesto il permesso a nessuno, mentre la mia vicina oggi era terrorizzata al solo pensiero di chiedere un’altra mezza giornata al capo.
E mentre sistemo le mie cose, grazie al 3G, al portatile e alla mia volontà, ho regolarmente lavorato, sono stata produttiva per me e per gli altri e nessuno mi ha costretta a seguire un lungo convegno, l’ho fatto con piacere.
Aziende, ma a voi, piacciono solo i Fantozzi? Perché non vi convertite al digitale valorizzando davvero le vostre risorse, invece di mortificarle?
E se le risorse sono donne tutto si aggrava…
Cara mammaeconomia, è da un po’ che non ci sentiamo. Grazie per questo post, mi hai ispirata e la lampadina si è accesa. Anche io soffro da sempre “il rito del permesso per fare qualcosa”, di chiedere le ferie di lavorare ad orari precisi. E’ ora di cambiare. In bocca al lupo a te. E anche a me! Buon trasloco intanto 🙂