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Cos’è lo spesometro?

Lo spesometro. E che è??
Eh Eh Eh…
Ne sentiremo parlare…
E’ uno strumento in mano all’amministrazione finanziaria, al fisco insomma, per verificare se ci concediamo un tenore di vita superiore a quanto dichiariamo.
In sostanza se faremo acquisti B2C superiori a 3.600 euro, IVA inclusa, o B2B superiori a 3.000 euro, il cedente/negoziante dovrà raccogliere i nostri dati anagrafici e trasmetterli all’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia incrocerà quei dati con le dichiarazioni per capire se viviamo al di sopra delle nostre possibilità dichiarate e, in casi sospetti, ci chiederà conto nel dettaglio dei nostri acquisti.
Per gli acquisti relativi al 2010, avremo lo spesometro “in salsa italiana” cioè con deroga e proroga.
La deroga consiste nel fatto che anziché 3.000 euro, la soglia sale a 25.000 euro.
La proroga riguarda l’invio dei dati del 2010, posticipato al 31 dicembre 2011, mentre in teoria da allora in poi la comunicazione andrà fatta entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello degli acquisti.
Ecco una piccola bibliografia per approfondire il tema
Published inEconomia & fisco

12 Comments

  1. Non ho capito, ma la dichiarazione dovremo farla noi?
    O la fanno i negozianti?

  2. Noi forniamo i dati ai negozianti, loro faranno la comunicazione annuale.

  3. Anonymous Anonymous

    Tipo se comprassi la macchina nuova in contanti devo rendere conto? E se l’acquistassi a rate?

  4. Anonymous Anonymous

    Sono mammajewel

  5. Eccoti!
    Le rate riguardano il metodo di pagamento ma non la fattura, quindi se compri un’auto che costa più di 3.600 euro i tuoi dati verranno comunicati dal concessionario all’Agenzia delle Entrate che potrà verificare se l’acquisto è coerente con i tuoi redditi.
    Anche l’acquisto in contanti va tracciato, anzi viene tracciato doppiamente se supera i 2.500 euro perché subentra anche la norma antiriciclaggio, ma questa è un’altra storia…

  6. uhm pagamenti in contanti al di sopra dei 2500 euro non si possono più fare, sbaglio?

  7. Non è proprio così. Si possono fare ma nel caso superino i 2.500 euro bisogna identificare chi ha effettuato il pagamento e segnalarlo in base alle norme antiriciclaggio.

  8. e se come nel mio caso per comprare casa e mandare nanni al nido il primo anno (450€/mese) i soldi me li ha dati mia madre che fanno? mi fanno lo sconto? me ne danno loro? secondo me avranno amare sorprese, vedranno quanta gente vive con la pensione de nonna e gli evasori non li beccheranno cmq.

    continua così questo taglio divulgativo-economista ci voleva nel vasto mondo del pannolino!!

  9. @pentapata: i casi come quello che poni tu sono già venuti fuori la scorsa primavera con il primo giro di lettere inviate sulla base del redditometro (oggetto di uno dei prossimi post).
    La questione è questa: bisognerà dar conto anche del denaro ricevuto in regalo da amici e parenti, è proprio così.

  10. Anonymous Anonymous

    io non ho parole….tra qualche tempo dovremo anche dichiarare quanti caffe’ beviamo al giorno…

  11. Beh, probabilmente sì. Visto che è di questi giorni la notizia che si sta pensando ad una unione fiscale europea finalizzata soprattutto alla lotta all’evasione.

  12. Ciao, posso inserirmi per chiedere una informazione? E complimenti per il blog da un giovane papà…:-)
    Sto ristrutturando la mia futura prima casa. Ho versato degli acconti per la direzione lavori a fine 2011, di un importo che supererà (a consuntivo nel 2012) la soglia dei 3600 euro. Devo inviare qualche comunicazione entro il 30 aprile? E per altri servizi che sto pagando ora (l’impresa edile, l’idraulico, ecc) sui quali ho l’obbligo del pagamento tramite bonifico fiscale per via dell’iva agevolata al 10%, dovrò nel 2013 inviare qualcosa all’agenzia delle entrate?

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