Per la prima volta nella mia vita, e grazie a Widiba, ho incontrato un consulente finanziario. Anzi, una consulente, Noemi Zirpoli. Abbiamo chiacchierato di lavoro, del suo e del mio, di casa, di famiglia, di progetti e imprevisti.
Appuntamento con un consulente finanziario
Esterno sera. Torino centro. Due donne si incontrano per un sabaudo aperitivo. Non si sono mai viste prima, si sono un po’ studiate a vicenda su LinkedIn e hanno chiacchierato in chat soltanto qualche ora prima.
È così che io e Noemi Zirpoli, personal advisor della banca online Widiba, ci siamo incontrate per la prima volta.
E dopo pochi secondi eravamo un fiume in piena. Le mi ha raccontato di come ha avviato la sua carriera ma anche delle sue nozze e della sua casa, senza omettere gioie e dolori che la vita comporta, io le ho raccontato del mio lavoro, dei miei figli e anche dei gravi problemi che la mia famiglia ha dovuto affrontare fra il 2013 e il 2015, di cui ancora oggi paghiamo i danni.
Poi abbiamo deciso di condividere sulle Instagram Stories un paio di domande che Noemi sente spesso (e io che pensavo di essere originale!). Eccole:
Ci si rivolge al consulente finanziario soltanto se si ha un ingente patrimonio oppure è una figura utile anche a chi vive una situazione complicata, magari con dei debiti?
Noemi mi ha spiegato che il consulente è una figura utile a tutti e che insieme al cliente può valutare un’eventuale situazione debitoria e individuare le strategie per uscire dalla crisi finanziaria e tornare alla serenità. E perché no? Iniziare a costruire un patrimonio e un futuro migliore.
Investire significa rischiare tanto?
Anche in questo caso la mia nuova amica mi ha rassicurata. Il personal advisor serve proprio ad evitare rischi che non si è in grado di sostenere sia in termini di propensione sia in termini di disponibilità finanziaria. Il mondo si è fatto complesso e occorre l’aiuto dei professionisti, senza dimenticarsi mai di costruire una propria base di educazione finanziaria. Perché la consapevolezza è tutto!
Noemi Zirpoli: la mia personal advisor
Ma veniamo a Noemi, alla sua persona e al suo lavoro.
Secondo me non ci si può affidare al primo consulente finanziario che ci capita. A questa persona affideremo il nostro futuro e quello della nostra famiglia, ci vuole tanta fiducia.
E allora mi ha fatto un gran piacere incrociare una giovane donna talentuosa e con una sincera passione sia per il proprio lavoro sia per la banca per cui lavora. “Widiba, tra tutte le altre realtà, è quella che ho sentito più adatta a me fin da subito!”, e non mi ha di certo nascosto le difficoltà del suo lavoro, a partire dal fatto che la realtà dei consulenti finanziari è ancora terreno molto maschile, con tutto quello che ne deriva per una professionista che vuol farsi strada.
Noemi ce la mette tutta e crede molto nella comunicazione online lavorando moltissimo sul proprio personal branding. Ha un sito tutto suo e condivide contenuti di qualità sul suo lavoro, come potevo non apprezzare questa cosa? In fin dei conti su questo siamo colleghe: scriviamo di temi complessi cercando di portarli ad un pubblico più vasto, semplificando senza mai banalizzare.
Insomma, per me il 2018 potrebbe chiudersi con un grosso cambiamento lavorativo, il numero di Noemi ce l’ho e se tutto andrà come voglio penso proprio che inizieremo a camminare insieme grazie alla sua consulenza finanziaria.
Sapete che Widiba non pone vincoli territoriali ai propri consulenti? Vuol dire che se io e Noemi fossimo in regioni diverse, potrei comunque diventare sua cliente.
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