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Mia nonna è morta incazzata, io invece sono felice!

Alle volte mi rendo conto di vivere una vita privilegiata ed isolata nel mio mondo sentimentale…
Ma poi, all’improvviso qualcosa ti colpisce come un pugno nello stomaco e capisci il perché di certe notizie orribili o di certe scelte politiche scellerate.
Fuori, fuori dal mio mondo sentimentale, dalla mia famiglia e dai miei amici insomma, ci sono persone che pensano e credono cose allucinanti.
E allora ieri mi è capitato di dover discutere con un cinquantenne che affermava che le donne devono occuparsi da sole della casa, tanto lavorano gli uomini!
Ma poi ha voluto “perfezionare” le sue affermazioni dicendo che le casalinghe hanno poco da lamentarsi perché sono libere di gestire il loro tempo come vogliono.
Tutto questo nell’assoluto silenzio della sua gentile consorte.
Io ho resistito ma poi ho smesso e credo che il signore in questione, per la prima volta in vita sua, sebbene padre di due figli, abbia sentito dire che una neomamma spesso non si ricorda l’ultima volta che ha fatto la doccia, oppure che con un neonato la mamma ha gli intervalli tra le poppate per fare la qualunque!
Poi il capolavoro: prima era diverso!
Certo, era diverso e le donne erano schiave dei mariti prima e dei figli poi, erano colf aggratis…
E in quel momento ho avuto un’illuminazione e ho urlato nell’approvazione generale delle donne presenti alla discussione: “infatti mia nonna è morta incazzata, io invece sono felice!”.
Buon 2012, la strada da fare è ancora tanta…
Published inL'angolo delle riflessioni

5 Comments

  1. La strada è lunga, ma noi siamo una generazione cazzuta e la vita per le nostre figlie sarà più semplice…
    Buon anno anche a te!

  2. E’ un po’ duro doverlo ammettere da uomo, ma quello che leggo descritto credo spiega molto bene una larga parte di quel che è accaduto in Italia in questi ultimi decenni. Si capisce allora perchè la nostra occupazione Donna non sia la regola ma sia invece regredita agli ultimi posti europei. E spiega anche perchè i presidi indispensabili per poter essere madre e Donna siano stati praticamente smantellati. In questo paese di diritti femminili molto spesso solo verbali, quelli basilari e vitali credo siano stati tacitamente abrogati. L’Italia attuale appare invero profondamente maschilista. E nemmeno di quello leggero.
    Ma la Donna è quanto mai oggi necessaria non solo per i suoi diritti e per l’economia nazionale; ma anche per una famiglia possibile e per la gestione dello Stato. O, temo, non cambieremo mai. In meglio.
    Dalla conclusione che leggo, e che trovo sacrosanta, sembra che ve ne sia anche la consapevolezza delle dirette interessate.
    Buon 2012.

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