Per chi non lo sapesse, sono nata nel 1979.
40 anni fa.
Ormai ho un’età tale per cui i ricordi si moltiplicano e diventano tante piccole favole.
Una di queste favole è la mia infanzia a base di pane e pomodoro, soap opera e telenovelas.
Già perché un’altra cosa bella dell’invecchiare è che più passa il tempo meno ti vergogni di quello che sei e anche di quello che sei stato. Probabilmente questo post non l’avrei scritto una decina d’anni fa. Adesso capisco che ogni cosa che ho vissuto mi ha portata qui, quindi è degna di nota sicuramente per me, forse per chi mi legge.
Torniamo alla mia infanzia. Mamma e papà lavoravano e nonna Grazia si occupava di noi, viveva proprio con noi bambini dal lunedì al venerdì, dormiva in camera nostra. Poi nel weekend tornava a casa sua e un bel giorno è andata via. Ormai io avevo 12 anni, mio fratello quasi 10, mia madre finalmente lavorava nel nostro paese e lei una mattina fece i bagagli e tornò definitivamente a casa sua. Ritornò da noi negli ultimi mesi della sua vita, quando il cancro le rese impossibile muoversi, e morì nel mio letto mentre io ero già una studentessa universitaria a Milano. Io la salutai due settimane prima e lei più di me sapeva che era l’ultima volta, infatti mi chiese di non partire (una scena da telenovela insomma, ma era vita vera purtroppo).
Ma nonna non è andata via del tutto, il tempo trascorso con lei mi accompagna anche oggi e ogni tanto vado a riguardarmi il nostro amato Eduardo Palomo in Cuore Selvaggio, su Youtube. Se sapesse nonna che su Youtube c’è una tipa che ha estratto dalla telenovela soltanto le scene con Juan e Beatrice, quelle scene per le quali ci sorbivamo la restante, inutile trama.
E poi ripesco pezzi di Santa Barbara e vorrei raccontare a nonna che Robin Wright, quella che faceva Kelly, non recita più come una “cagna maledetta”, citando Renè Ferretti. Robin Wright, che ebbe il ruolo soltanto perché era bellissima, adesso è diventata un mito per tantissime femministe che molto probabilmente storceranno il naso leggendo questo post.
Insomma tra Eden e Cruz, Mariana, Primavera, Quando si ama, Sentieri, Beautiful e cuori selvaggi, son cresciuta io. E pare senza gravi ripercussioni per le pari opportunità o sulla mia vita privata.
Che poi nelle soap e nelle telenovelas, diciamoci la verità, a fare il bello e il cattivo tempo sono sempre i personaggi femminili. I figoni possono dare una mano, ma alla fine vincono Eden, Mariana, Valentina, Beatrice, Ava, Brooke e soprattutto lei, Reva Shayne.
Ho capito. Ma non è che Reeva Shayne puoi liquidarla così.
PS ma hai fatto in tempo a conoscere Nora Reardon?
Dici che devo approfondire? Farne un filone?