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Pampers augura un buon 2012 a tutte le mamme?

E’ un tranquillo pomeriggio di vigilia: bimbopatato dorme, io lavoro, papasportivo lavora, nonno guarda la premier league sul PC, nonna guarda la tivvù.
E all’improvviso una squarcio nella mia serenità:
PAMPERS AUGURA UN BUON 2012 A TUTTE LE MAMME!
Cooooosa! Coooosa!
Ma non ci siamo proprio! Si augura un buon 2012  (duemiladodici) utilizzando uno stereotipo bello e buono.
Papasportivo cambia esattamente lo stesso numero di pannolini che cambio io, se non qualcuno in più e a lui neanche uno straccio di “buon anno”.
Perché? Perché?
Perché dobbiamo essere solo noi donne il riferimento di questi spacciatori di pannolini?
Ma alla Pampers si sono accorti che, seppur lentamente, le cose stanno cambiando?
Lo fanno un giretto su FB ogni tanto?
Si sono resi conto di quanti neopapà vivono questa esperienza con un coinvolgimento nuovo e totale?
Magari rompere gli schemi potrebbe tornarvi utile signori Pampers, visto che i vostri prezzi non sono proprio competitivi.
Published inL'angolo delle riflessioni

2 Comments

  1. sai, anche a casa nostra papino fa tante cose, ma a me è piaciuta un sacco la pubblicità della pampers. Perchè nonostante tutto l’impegno che ci mette, è vero che non esco più la sera e lui a volte(ma solo a volte) esce. è vero che ho perso molto più sonno di lui, perchè a detta sua ho il sonno troppo leggero, è vero anche che a volte ho pensato di non farcela..prova a guardarla da un punto di vista diverso..io la trovo commuovente e commercialmente funzionante!

  2. Sicuramente si tratta di uno spot che colpisce il suo target a suon di lacrime, che dopo il parto sono anche agevolate dall’ormone e da una vita stravolta.
    Ma finite le lacrime rimane uno stereotipo che nel 2012 (!!!) vuol dire ancora tanta strada da fare.
    In più c’è discriminazione nei confronti di quei padri, che alle indagini di mercato risultano evidentemente troppo pochi, che partecipano all’arrivo di un figlio in maniera nuova e consapevole.

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