Essere pari non vuol dire essere uguali.
La mia buona prassi al femminile è mio marito!
Mi rendo conto di camminare sul filo dell’assurdo ma è così.
Con lui ho capito che la diversità c’è ed è un valore, che siamo due generi che si completano in tutti i campi, da quello affettivo a quello lavorativo, che dagli uomini non si devono pretendere quote rosa, ma che loro valorizzino di più il loro lato rosa!
Mio marito l’ho amato dal primo istante proprio anche per quella sfumatura di rosa che ho visto immediatamente e che adesso è per me un valore irrinunciabile.
Ad esempio ha “vissuto” la mia gravidanza con gioia e un filo sottile di sofferenza e invidia per il mio immenso privilegio: quello di portare dentro di me il nostro bambino.
Noi donne siamo essere straordinari, eccezionali, facciamo delle cose che spesso vanno oltre ogni immaginazione.
Quando sono uscita dalla sala parto mi sono ritrovata a dire a me stessa “adesso posso fare di tutto!”. Ma una cosa non possiamo farla: non possiamo aiutarci esclusivamente da sole! Da sole possiamo sostenerci, fare rete, confortarci e consigliarci, ma per sfondare il soffitto di cristallo dobbiamo lavorare con loro, con gli uomini.
E’ per questo che per me la buona prassi è lui: l’uomo che per mezza giornata tralascia il suo lavoro e si occupa con amore di suo figlio affinché sua moglie si realizzi professionalmente, il mio fan più sfegatato quando va in onda un mio servizio, quando scrivo un post sul blog, quando mi faccio valere in una situazione qualsiasi.
Lui è il direttore di testata sportiva che pretende di avere almeno una donna in redazione perché altrimenti il suo team è monco, non può funzionare al massimo una realtà fatta da soli uomini, e lo stesso discorso vale donne. Non esistono generi migliori e peggiori, esistono generi complementari. Allo stesso modo non mi piace sentire sempre e costantemente parlare di maternità, amerei molto di più leggere e discutere di genitorialità.
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Molto bella l’idea di includere il maschile nelle buone prassi al femminile! In effetti viviamo in un mondo maschile e femminile, è chiaro che è necessaria la reciprocità! Portiamo avanti questa idea!
Direi che l’interazione del mondo maschile e femminile deve diventare buona prassi sociale se vogliamo andare da qualche parte! Ottima idea!
Sottoscrivo pienamente.
Paola
ben detto! come anche parlare di genitorialità …
Grazie per i commenti e i complimenti, è stata un’esperienza bellissima e riappacificante in tanti sensi.
Molto bello questo post!
Purtroppo sono ancora troppo pochi gli uomini che amano valorizzare la loro parte “rosa”. Il mio è un “brav’uomo/papà” (ce n’è di molto peggio) ma vedo che il lavoro da fare è proprio tanto!
Grazie tri mamma!