Salta al contenuto

Ecco come si dimette un direttore di testata digitale

Quello qui accanto è papasportivo, il mio immenso marito. Lo conosco da poco più di 5 anni e la nostra  storia è coincisa quasi del tutto con la sua avventura editoriale. In 5 anni e passato da anonimo commentatore su un forum che parlava di calcio a direttore di testata web.
Ma nulla è per sempre e lui oggi ha comunicato ai suoi lettori le dimissioni, attraverso il profilo Facebook, con queste parole:

“Buon pomeriggio a tutti.
A coloro ai quali può interessare una cosa assai poco interessante quale le mie vicende personali, comunico che da oggi non sono più il direttore responsabile di Toro News. (Avrei voluto farlo sull’homepage del sito, ma purtroppo é nuovamente non funzionante a causa di una serie di guai che mi sono estranei e dai quali anch’io sono stato – ma meno dei lettori – recentemente danneggiato).
Il lustro vissuto in TN é stato per me di un’importanza tale che é impossibile associarvi un aggettivo. Quando, poi, l’editore ha fatto la pazzia di lasciarmi in mano le chiavi della baracca, ho lanciato una sfida personale: quella di dimostrare che non é vero che il tifoso del Toro “legge” (o “compra”) solo “se c’é la polemica”, di dimostrare che non bisogna inventare o gonfiare “se non c’é la notizia”, di dimostrare che il tifoso del Toro é una persona adulta e matura come tutti, anzi solitamente più della media perché la sua scelta granata presuppone già tutta una serie di significati pregressi. Ho vinto la sfida, e me lo dicono i freddi ma sempre sinceri numeri; 550mila lettori diversi ogni mese, per una testata che segue una squadra sola (e una squadra che non é una strisciata), é un popolo enorme (per fare un esempio pratico, nella graduatoria dei siti più letti del Piemonte oggi TN si piazza dietro solamente a Repubblica.it: rendiamoci conto di cosa questo significhi).
Io però prendo i numeri e li leggo in un altro modo, capovolgendoli: non dico mai che “TN ha mezzo milione di lettori”, ma che “mezzo milione di persone ha TN”. Non é un artificio linguistico, é una valenza radicalmente diversa: io posso dire solo di essere lieto che tanti tifosi possano usufruire di un’informazione trasparente, disinteressata, rapida e completa su quella che é la più grande passione della loro e mia vita. E’ un successo per tutti, un premio meritato per chi ha sempre avuto solo le briciole dal resto del mondo.
Ora il sottoscritto lascia (continuando comunque a lavorare per TN fino al 30 agosto), ricordando sempre l’editore che gli ha dato l’opportunità di aiutare a costruire tutto questo, abbracciando una redazione che é un gruppo umano dall’affinità difficilmente ripetibile, e ringraziando tutti coloro che in questi anni hanno seguito il suo lavoro.
Chi vorrà continuare a farlo, lo potrà in altra sede, perché ora mi lancerò in una storia tutta nuova, un progetto pensato insieme ad altri compagni d’avventura quattro mesi fa e ora prossimo a prendere forma.
Grazie di tutto
Alessandro “Oppi” Salvatico”


Il progetto di cui parla coinvolge anche me, è una nuova testata online a cui stiamo lavorando e che, pur non esistendo ancora, ha già più di 800 fan su Facebook e e oltre 200 follower su Twitter dove mio marito è @OppiToro

La nuova avventura si chiama Toro.it e mai la parola “impresa” mi sembrò più efficace!

Published inL'angolo delle riflessioni

5 Comments

  1. Anonymous Anonymous

    Chapeau, Oppi! Incrociamo le dita (tuuuutte), ragazzi: come dice Mic, vi lovviamo ^___^ A & G

  2. Bellissima lettera. Non sono una tifosa, ma se lo fossi ne sarei commossa e gratificata al tempo stesso. In bocca al lupo per tutti e: ma nessuno davvero aveva mai pensato di prendere il dominio toro.it!?!???!?!

  3. No, Mariantonietta, non siamo stati i primi a pensarci, ma in realtà non era un dominio libero e per ottenerlo c’era da sbattersi un po’, più fisicamente che economicamente. E si sa, l’Italia è il Paese del “vorrei ma non posso”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.