Tra tutti gli animali che abbiamo visto da vicino che più vicino non si può mi son piaciuti assai i lemuri e ancor di più quello che ci ha raccontato la biologa e che io ignoravo, in quanto ignorante proprio.
I lemuri sono animali sociali, come noi, e si tratta di una società matriarcale. Comandano le femmine, sono loro a decidere le sorti del gruppo e le gerarchie.
Perché? Perché le femmine si occupano dei piccoli e per questo hanno il diritto di comandare.
Avere dei cuccioli e averne cura è dunque un valore aggiunto, si riconosce alle madri saggezza e responsabilità. I maschi si affidano totalmente alle femmine perché sono madri e quindi sanno cosa è giusto.
Passata la rabbia iniziale che mi ha pervasa, pensando a quello che normalmente accade ad una madre nella nostra “civiltà sapiens sapiens”, ho pensato che no, non mi sta bene nemmeno così.
E la conferma l’ho avuta ieri sera chiacchierando in chat con un amico che si è congedato dicendomi “l’addormentamento della piccola è compito mio, abbiamo tutti i nostri riti e poi lei fa la nanna serena”.
Dove voglio arrivare? La mia conclusione personalissima è che le mamme umane per ottenere potere devono cedere potere, il potere su quel cucciolo e condividerlo con il proprio compagno. Sono convinta, anche se non ho i titoli per esserlo, che un bambino che abbia goduto anche della cura paterna sarà un adulto più completo. La condivisione della cura, inoltre, libera energie e risorse della madre e acuisce la sensibilità del padre, l’attitudine al multitasking e al problem solving che spesso scarseggiano nel “maschio alfa”.
Io sogno un mondo senza festa della mamma e del papà, con fiori e cravatte, ma una bella festa dei genitori che condividono la crescita dei figli.
Oggi però è la festa della mamma e il mio pensiero va alle donne che scelgono consapevolmente di non avere figli. Ecco loro hanno tutta la mia stima perché non è una decisione facile e per motivi biologici (a meno che tu non sia Gianna Nannini o Carmen Russo) è irreversibile, ma è anche un grande gesto di responsabilità. Lo capisco benissimo in questo periodo in cui la voglia di avere un altro figlio combatte con quella di non averne più e intanto il tempo scorre…
cedere potere? I figli si fanno in due e si crescono in due, e credo sia giusto così. La natura va presa per esempio ma con attenzione. Tra l’altro: esistono specie in cui la cura è del padre (cavaluccio), di entrambi (pinguino) o della madre perchè se no i lpadre si mangia i cuccioli (leoni). Per me i figli sono del mondo, ma visto che accidentalmente ci capitano sotto mano a noi genitori facciamo entrambi i genitori. Lo stesso vale per i genitori dello stesso sesso. Comunque due esempi son meglio di uno! Altrimenti gli errori di uno posson sembrare normalità!