Non ricordo precisamente quando per la prima volta ho sentito parlare di omosessuali. E il fatto di non averne un ricordo preciso per me vuol dire che la mia mamma è stata davvero brava, beh in realtà mia madre secondo me è stata bravissima su tutta la questione dell’educazione sessuale. Ci ha sempre parlato di tutto con i tempi e i modi giusti, rispondendo onestamente alle nostre domande e rassicurandoci su possibili timori (ad esempio alle scuole superiori io ero preparatissima sulla contraccezione rispetto al resto della popolazione scolastica).
Non ricordo quando ne ho sentito parlare per la prima volta, dicevo, ma ricordo benissimo due frasi di mia madre sugli omosessuali, pronunciate con un tono misto di tristezza e orgoglio perché le cose erano cambiate, e ricordo anche il mio assoluto stupore e la mia incredulità:
“Una volta li arrestavano perché omosessuali”
“Una volta li picchiavano per la strada”.
Purtroppo la seconda frase è di nuovo una tragica realtà nel nostro Paese e certi episodi li collego anche al fatto che ci sono ancora moltissimi genitori assolutamente incapaci di rispondere alle domande dei propri figli e che si trincerano dietro la solita frase “eh, se con mio figlio incontro due uomini che si baciano che gli dico?”.
Io so cosa dire a bimbopatato: “si vogliono bene”. E’ quello che mi diceva mia madre, ma mi rendo conto che è una roba troppo semplice per delle menti potenzialmente perverse.
Oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia. Si festeggia proprio oggi perché il 17 maggio del 1990, io avevo quasi 11 anni, l’Organizzazione mondiale della sanità rimuoveva l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
Sono passati 23 anni e ancora ci tocca parlare di omofobia e transfobia quali temi di strettissima attualità. L’Arcigay ha ideato lo slogan che è nell’immagine qua sopra, io di mio aggiungerei che senza una buona educazione sessuale fatta nelle scuole e condivisa con le famiglie, difficilmente nei prossimi anni potremo abbandonare la lotta.
Questo sito utilizza cookie cosicché posso fornirti la miglior esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come il riconoscerti quando ritorni sul mio sito web e aiutarmi a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.
Brava brava, proprio brava.
La figlia.
La madre forse anche, ma non la conosco. La figlia sì. Brava di fisso.
Grazie da parte di entrambe 🙂