Salta al contenuto

Del #familypride e del perché parteciperò

Domani si terrà il Family Pride e noi ci saremo. Di solito al Pride ci andiamo tutti e 3, io, bimbopatato e papàsportivo, ma domani il mio socio grande non può e allora ci andremo soltanto io e il socio piccolo.
Lo slogan quest’anno è:
QUANTE FAMIGLIE CONOSCI?
Una volta ne conoscevo solo di un tipo in apparenza: mamma, papà, figli (di solito due, al massimo tre). Quella in cui sono cresciuta era una di queste: mamma, papà, io e mio fratello. Eravamo belli e siamo molto uniti nonostante la vita ci abbia separati, solo mamma e papà vivono ancora insieme da 36 anni ormai.
Ma quando sono cresciuta mi sono accorta che non tutte le famiglie all’apparenza normali avevano quello che avevamo noi: l’amore fra tutti i suoi membri, il rispetto e la stima fra i due capifamiglia, la forza di volontà di far andare tutto per il meglio.
Ecco io sono cresciuta in una famiglia che molti usano come un’arma contro chi vive diversamente, una famiglia che oggi viene definita tale solo per il genere dei propri componenti.
Ma per me la famiglia deve avere tre componenti che sono assolutamente indipendenti da un pene, una vagina e la capacità di avere figli naturali. La famiglia, per essere tale, per essere nucleo fondante della società, per essere un contributo positivo alla società, deve avere queste caratteristiche:
  • l’amore fra tutti i suoi membri;
  • il rispetto e la stima fra i capifamiglia (dove per capifamiglia intendo i membri adulti del nucleo);
  • la forza di volontà di far andare tutto per il meglio.
E io oggi quante famiglie conosco?
Tante:
  • la mia e tante altre come la mia;
  • due papà e un figlio;
  • una mamma e un papà italiani con un figlio che arriva da tanto lontano;
  • una mamma e un papà con due figli nati grazie all’aiuto della fecondazione assistita;
  • una mamma con una figlia;
  • un papà con un a figlia e le mille fatiche della separazione;
  • una coppia etero senza figli per scelta che distribuisce il proprio amore agli altri con generosità disarmante;
  • una coppia formata da due donne strepitose.
Per fortuna non conosco direttamente famiglie in cui si consuma della violenza, non che io sappia.
Published inL'angolo delle riflessioni

4 Comments

  1. Anonymous Anonymous

    E’ una famiglia anche quella tra me e il mio compagno e senza figli perché siamo già un po’ vecchi. 🙂
    Grande Michela!

    • Ti aggiungo alla lista quando andremo tutti insieme a mangiare i cappellacci!

  2. conosci anche una famiglia (la mia) fatta di due coniugi con due figli: il massimo della banalità 😉

    • Ma l’ho messa! Era nel primo blocco “la mia e tante altre come la mia”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.