Oggi è il 20 di novembre.
Da qualche settimana, grazie ad un invito ricevuto su Facebook, ho scoperto che oggi è una giornata speciale: il Transgender Day of Remembrance.
Cerco su Wikipedia…
“Il Transgender Day of Remembrance o TDoR è una ricorrenza della comunità LGBT per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender (transfobia). L’evento, che si celebra il 20 novembre, venne introdotto da Gwendolyn Ann Smith in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead” e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo”.
L’invito su Facebook riguarda ovviamente la commemorazione che avviene a Torino nell’arco dell’intera settimana, ecco il programma:
Non potendo partecipare a tutti gli eventi in programma, questa sera andrò con mio figlio al Candle Light e gli ho anche spiegato cosa faremo e perché.
“Ernesto, stasera andiamo in Piazza Castello e accenderemo delle candeline contro la violenza, perché non si picchiano le persone”. E lui “Eh no. Non si danno schiaffi, calci, schiaffate, non si tirano le cose, a nessuno!”.
Fra qualche anno gli spiegherò anche l’aggravante di picchiare qualcuno semplicemente per quello che è. Il nostro ordinamento, la nostra politica, ha deciso di non riconoscerla ancora quell’aggravante, ma nulla impedisce a me di insegnare qualcosa di molto buono a mio figlio, anzi a miei figli.
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