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Del prosecco e del valore del (duro) lavoro

prosecco_conegliano_valdobbiadene Non mi capita spesso di partecipare ad un blogtour (posso contare sulle dita di una mano quelli a cui sono stata invitata in questi anni), ma quelle poche esperienze mi hanno dato tanto.

Si tratta di occasioni uniche per imparare molto divertendosi ancora di più.

E questa volta ho imparato davvero un sacco.

Un bel giorno la mia amica Rosa mi scrive “vieni con me a Conegliano e Valdobbiadene, ti invito ad un blogtour alla scoperta del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG”. Impossibile dire di no.

Nel giro di due giorni ci siamo organizzati, dico “ci” perché parlo di figli e marito che se ne sono rimasti mentre io partivo verso il Nord Est.

Ed ecco le cose che ho scoperto grazie all’ospitalità del Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG:

  • la differenza tra brut, extra dry e dry;
  • la scoperta che il brut, degustato nel modo giusto mi piace (dopo una vita trascorsa a credere che non mi piacesse);
  • l’ospitalità veneta, in realtà per me è una conferma perché tra esperienze lavorative e da turista non mi sono sempre sentita accolta in maniera speciale;
  • l’importanza di avere a disposizione un pulmino o un’auto con autista se vuoi fare il giro delle cantine in tutta sicurezza;
  • lo splendore di un territorio nonostante il meteo avverso.

Ma più di tutto ho potuto osservare il valore del lavoro. Perché quando vai nella zona del Cartizze non fai fatica a comprenderne il prezzo. Si tratta di filari curati lungo delle ripide colline, si tratta di raccogliere l’uva stando arrampicati, grappolo dopo grappolo. Un lavoro lento ed accurato insomma: le premesse dell’eccellenza. E già mentre me lo raccontavano, ancor prima di andarci su quelle colline, pensavo a quante volte capita a noi freelance che facciamo un lavoro intellettuale di dover raccontare la cura nei dettagli che sta dietro le nostre quotazioni.

È tutto lì: cura e passione non possono essere svenduti, vanno pagati il giusto.

Le immagini, i colori, i sorrisi, le bollicine e i sapori di quei due giorni sono stati raccolti in questo storify bellissimo:

Chiudo però con un consiglio a breve termine.
Dal 14 al 17 maggio, proprio nelle terre del Prosecco Superiore si terrà Vino in Villa, un festival itinerante dedicato all’arte, alla musica e alla cultura, curato da Massimo Donà, filosofo, musicista, docente di filosofia e autore del libro “Filosofia del vino”.
Il festival toccherà le località trevigiane di Conegliano, Pieve di Soligo, Valdobbiadene e culminerà domenica 17 maggio con la manifestazione al Castello di San Salvatore di Susegana, dove verrà allestito un banco d’assaggio con circa 300 etichette di realtà diverse, dalla grande casa spumantistica alla piccola azienda, e si concluderà con uno spettacolo di jazz animato da due nomi del calibro di Enrico Rava e Tiziano Scarpa.
Insomma potrebbe essere un weekend davvero niente male!
Published inL'angolo delle riflessioni

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