Sono mesi che vorrei dire queste cose, ma non trovavo le parole giuste (giuste secondo me ovviamente, perché non esistono parole giuste in assoluto). Ma qui sui monti, in semivacanza con i miei genitori e i miei figli, forse gliela faccio.
1. No, non potete capire
Non è cattiveria, è proprio la vita. Non potete capire come io non posso capire chi ha un cane o chi vive con un problema di salute cronico. Si tratta di qualcosa che condiziona la vita a partire dai bisogni fisiologici (nel mio caso devo espletarli con la curva al completo, due figli e una gatta, mantenendo la concentrazione).
2. Sì, siamo mortalmente noiosi
E le cacche e le pappe e i terrible two… Eccheppalle! I know, e mi scuso a nome della categoria perché effettivamente quando partiamo con questi discorsi la riserva indiana potrebbe essere una soluzione.
3. Sì, ogni tanto ci pentiamo
E “grazie” ai social accade spesso. Io mi pento quando alla domenica mattina vedo su Instagram i piedi di un’amica figli-free chiaramente a letto con brioche e un bel libro. Ma dura poco, anche perché di solito la domenica una come me la passa con i figli attaccati addosso tipo koala sull’eucalipto. E va bene così.
4. No, non è una passeggiata
Far passare il fatto di avere figli come una roba semplice e naturale è più o meno criminale. Specialmente per via della solitudine delle madri e dei padri di oggi, spesso lontanissimi dalla rete sociale (fatta soprattutto di parenti) che una volta rendeva tutto più gestibile. Fisicamente ed economicamente.
5. Sì, è una meravigliosa avventura
I figli ti costringono ad esplorare i tuoi limiti e a provare dei sentimenti che mai avresti provato prima. Sono cose bellissime ma anche terribili, ma è vita, tantissima vita (che va comunque oltre la tua).
6. No, non sono sempre “bellissimi e che tranquilli e buoni”
Il punto 6 me l’ero fumato e allora aggiungo questo che è un commento arrivato sui social da parte del mio amico Alberto Pozzobon.
Sono delle persone in miniatura, con il loro carattere, le loro ansie, pure la loro aggressività e a volte sei lì che ti chiedi “Ma perché?”. Per capire che hanno ci metti minuti. Sono delle persone che interagiscono con la famiglia, nel bene e nel male, come tutte le persone del mondo. Solo che possibilmente non le puoi mandare a quel paese come un collega d’ufficio.
7. No, non ci sentiamo superiori
Quando riusciamo ad incastrare perfettamente i pezzi del puzzle delle nostre giornate, il delirio di onnipotenza è dietro l’angolo. Perché i figli sono una variabile spesso indipendente, che scombina i pezzi quando li avevi già posizionati bene. Ma non sono l’unica variabile, quindi 5 alto a noi e a chiunque, con o senza figli, alla sera riesce a completare il quadro nonostante le variabili.
8. No, non ci sentiamo responsabili del sovrappopolamento
Vivessimo in un mondo globalizzato per davvero vi darei ragione. Ma esistono le varie Nazioni e nello specifico in Italia i bambini sono pochi e fra una ventina d’anni sarà un problema gravissimo, altro che sovrappopolamento. Insomma a livello globale c’avete pure ragione, ma se siete italiani è ‘na cazzata come un’altra.
9. No, non sono tutta la nostra vita
Amiamo i nostri figli, ma non sono tutto, almeno per la maggior parte di noi (poi ognuno la ragiona a modo suo). Ma posso parlare a nome di molti se dico che ci piace (o ci piacerebbe…) ancora passare del tempo senza di loro magari andando fuori a sbevazzare con gli amici, passando 12 ore su un progetto di lavoro a cui teniamo “come ad un figlio” (succede), facendo sesso selvaggio con il nostro partner (considerando che quando arrivano i pargoli devi tornare ai numeri da circo di quando vivevi ancora con mamma e papà, per evitare di essere beccato).
10. No, gli zii non sono mai abbastanza
I nostri figli aspettano solo voi: vi adorano. Siete degli adulti freschi e senza ammaccature che giocano e ridono con loro. Un esempio? Mio figlio per la sua festa dei 6 anni mi ha fatto l’elenco degli amichetti da invitare e poi mi ha detto “mamma, ma posso invitare anche dei grandi?”. Gli ho detto di sì e indovinate? Mi ha fatto un elenco di nostri amici figli-free 🙂
Special thanks a mio marito che mi ha dato una mano a trovare tutte le parole che mi mancavano, un po’ come fa quando si occupa dei nostri bimbi.
Scusa ma chi ti ha chiesto niente ?
E soprattutto che c’è ne frega a noi?
Guarda Orietta, rispondo a centinaia di commenti ai miei post. Ma a te non so proprio cosa rispondere.
E che le vuoi rispondere? Qualcuno le ha chiesto di venire a leggere su questo Blog…??