Dove eravamo rimasti? Ah sì, alla visita a Medicina dello Sport dove dopo visite mediche e test fisici hanno consigliato a mio figlio 6enne di iniziare a praticare arti marziali, nello specifico Judo.
E Judo fu!
Come abbiamo scelto l’associazione sportiva?
Judo, è una parola! Io non ci capisco niente di arti marziali, non so distinguere una disciplina dall’altra (mi dicono che il Karate è fatto di colpi e il Judo di prese, mi fido), so solo che il campione olimpico di Judo è italiano anzi sta a Settimo Torinese, praticamente dietro casa.
Questo è tutto quello che so.
Poi però ci sono Giulia e SportGrandTour e la mappa con tutte le associazioni sportive convenzionate.
Perché una volta che scegli lo sport, la famiglia deve incastrare bene il tetris spazio-temporale, oltre a selezionare un’associazione seria ma accogliente.
E così dopo un incrocio fatto di orari, linee dei mezzi pubblici e competenze delle diverse associazioni, ce l’abbiamo fatta! Da quasi due mesi frequentiamo con piacere la Engym Sport (di cui parlerò nel prossimo episodio).
Come è andata la prima lezione di Judo?
Malino, ma abbiamo subito capito perché e tutto si è risolto.
Ho portato mio figlio alla prima lezione con t-shirt e pantaloni della tuta e lui ha capito che quello fosse il primo giorno per tutti.
Quindi il piccolo si è ritrovato ad allenarsi con un gruppo di bimbi che indossavano l’abbigliamento adatto e che ovviamente non erano al primo giorno. Questo ha generato un momento di frustrazione ma… magia! I maestri e gli altri allievi sono stati adorabili: lo hanno consolato e gli hanno asciugato le lacrimucce. Poi al termine della lezione gli ho spiegato che per la successiva anche lui avrebbe avuto il suo judogi. il kimono per il Judo, e che gli altri bimbi non erano alla prima lezione (anzi alcuni di loro frequentano la palestra fin dalla scuola materna).
La lezione successiva c’era quel bimbo sorridente della foto 🙂
Adesso c’ho un figlio che ogni tanto parla giapponese, ma questa è un’altra storia…
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