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Compensazioni con F24: nuove regole per i crediti fiscali

Hai un credito con il Fisco? Occhio alle compensazioni con F24! Dal 1° gennaio 2020 non possono più essere fatte tramite banca ma soltanto usando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa sono le compensazioni fiscali?

Partiamo dall’ABC. Le compensazioni rappresentano la possibilità per i cittadini che vantano un credito nei confronti dello Stato, di poter utilizzare quell’importo per saldare in tutto o in parte glia altri suoi debiti fiscali.

Cerco di essere più chiara con un esempio:

  • nel 2019 hai versato gli acconti IRPEF 2020 per 2.500 euro;
  • dai conteggi fatti nel 2020 risulta che per il 2019 dovevi in realtà soltanto 2.000 euro;
  • i 500 euro di differenza rappresentano un credito che puoi usare in compensazione, ad esempio sottraendoli a quanto devi allo Stato per gli acconti relativi al 2021.

I nuovi obblighi per le compensazioni con F24

Fino al 31 dicembre 2019, potevi procedere con le compensazioni come segue:

  • se sei un privato senza partita IVA, potevi usare il credito pagando l’F24 cartaceo direttamente allo sportello bancario o postale, oppure tramite Internet banking;
  • se sei un titolare di partita IVA, potevi pagare il tuo F24 esclusivamente tramite Internet banking.

In alternativa potevi fare i tuoi versamenti usando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate:

  • Fisconline se operi direttamente con le tue credenziali;
  • Entratel se affidi le operazioni al tuo commercialista o ad altro intermediario autorizzato.

Il Decreto fiscale 2020 ha però stabilito che a partire dal 1° gennaio 2020 non è più possibile far passare le compensazioni tramite banca ma si possono utilizzare esclusivamente i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Questo significa che se preferisci muoverti autonomamente devi:

  • munirti delle credenziali dell’Agenzia delle Entrate, facendone richiesta, oppure utilizzare i tuoi dati SPID o ancora con la Smartcard che risponda ai requisiti della Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
  • utilizzare Fisconline.

In alternativa puoi affidare al tuo commercialista l’incarico per i pagamenti degli F24 e non pensarci più (e se posso dire la mia, se non sei abituato all’uso dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, questa è l’opzione consigliabile).

Perché il nuovo obbligo sulle compensazioni?

Questa novità è stata introdotta come nuovo e ulteriore strumento di lotta all’evasione. In questo modo si cerca di ridurre, se non eliminare, gli abusi da parte di contribuenti che utilizzando compensazioni inesistenti per pagare imposte e tasse reali. Succede perché chi utilizzava questo metodo per non versare il dovuto, confidava nel mancato o incompleto passaggio di informazioni tra banche e Fisco con l’Erario che faticava a “stanare” le false compensazioni.

Con il nuovo metodo tutto passa direttamente per i database dell’Agenzia delle Entrate che può così disporre di controlli automatici ed immediati circa le possibili compensazioni. Rigettando quelle indebite.

Ovviamente si tratta di una complicazione che colpisce anche chi è sempre ligio e in regola con i propri doveri nei confronti dello Stato.

Approfondimenti sulle nuove compensazioni con F24

Ecco la Risoluzione n. 110/E del 31 dicembre 2019, dell’Agenzia delle Entrate, che fornisce i chiarimenti circa questo nuovo obbligo.

E poi un approfondimento su Come effettuare i versamenti con il modello F24

Published inEconomia & fisco

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