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SportGrandTour (finale di stagione): quel che abbiamo imparato

Negli scorsi giorni si è chiuso il primo anno di Judo per mio figlio 6enne.

Al Judo ci siamo arrivati tramite SportGrandtour, la startup ideata da Giulia Pettinau con la quale con la quale ho collaborato in questo lungo anno di sport.

Adesso è giunto il momento di tirare le somme.

I risultati del piccoletto

In questo primo anno di sport mio figlio ha conseguito la cintura bianco-gialla con i complimenti del Maestro “perché il bambino si applica molto”.

Abbiamo affrontato moltissime sconfitte, con gare quasi ogni mese, e qualche vittoria.

La prima sconfitta è stata una vera tragedia, con lacrime che bruciavano tantissimo. Ma non dimenticherò mai l’allenatore di mio figlio che me lo riporta tra le braccia mentre lo consola in tutti i modi.

Un bambino che all’inizio era totalmente scoordinato, adesso si produce in veri e propri gesti atletici anche nella vita quotidiana. Un giorno sul bus ha perso l’equilibrio, ritrovandolo subito in mezzo secondo (soltanto pochi mesi prima in una situazione analoga aveva sbattuto forte il naso, perdendo anche del sangue).

Insomma il risultato più grande si chiama crescita: fisica, atletica e mentale (quest’ultima soprattutto grazie alle sconfitte).

I risultati della famiglia

Io non sono mai stata costante nello sport. In effetti non mi è nemmeno mai piaciuto praticare sport (fino ad oggi, ma questa è un’altra storia).

Per questo motivo all’inizio temevo molto che questa mia scarsa attitudine avrebbe rappresentato un freno per mio figlio. oltre al costante timore che praticasse sport per farci contenti senza avere il coraggio di dirci di no.

Ma non è andata così. Sia io che mio marito siamo stati costanti nel portarlo agli allenamenti, nonostante tutto: palestra molto lontana da casa (4 bus tra andata e ritorno), intemperie e un bambino di 3 anni che doveva venire con noi e quindi toccava intrattenerlo mentre il grande era in spogliatoio, ad esempio.

Quando invece ci diceva che non aveva voglia di andare all’allenamento, non abbiamo forzato la mano. ma le assenze sono state pochissime.

Insomma ce l’abbiamo fatta! E abbiamo anche incontrato un bellissimo team di allenatori guidati dal Maestro e tanti nuovi amici fra le altre famiglie degli allievi.

La storia continua…

Il progetto con SportGrandTour finisce qui, ma l’avventura di Judo proprio no.

Mio figlio mi ha chiesto di iscriverlo al prossimo anno ed è anche un po’ triste per la pausa estiva, quindi sono andata in segreteria e ho versato l’acconto per un nuovo anno di sport!

Un ringraziamento speciale a Giulia Pettinau, che ha accettato di sviluppare questo progetto editoriale lungo un anno e mi ha dato l’occasione di trovare lo sport e la scuola giusta per mio figlio.

Ringrazio anche il Maestro Christian Sgroi e gli allenatori. Insegnare Judo non è il loro lavoro, lo fanno per passione dribblando impegni di lavoro e famigliari e visto quel che comportano lavoro e famiglia, hanno tutta la mia stima!

Le puntate precedenti

Qui tutta la storia:

SportGrandTour: un’avventura lunga un anno

SportGrandTour (episodio 2): visita a Medicina dello Sport

SportGrandTour (episodio 3): judo!

SportGrandTour (Episodio 4): Engym Sport

Published inL'angolo delle riflessioniStartup

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