Tre donne a capo di IT, Finance, HR, Legal, Operations e Comunicazione. Tre top manager a raccontare la Carta della Responsabilità Widiba. Una mattinata immersa nel futuro.
Quando la Carta della Responsabilità esisteva prima di scriverla
Banca Widiba ha presentato la sua Carta della Responsabilità, dove ha messo nero su bianco l’insieme di azioni e iniziative concrete che compongono un nuovo modo di fare impresa responsabile, in diversi ambiti della sostenibilità:
- E, ambiente (environment), con un focus sul digitale e sulle azioni per il risparmio energetico.
- S, società (social), con i progetti di educazione finanziaria e l’impegno per l’inclusione e la parità di genere e salariale.
- G, azienda (governance), con le politiche dedicate ai dipendenti e stakeholder in tema di diversity, formazione e welfare.
E Banca Widiba la sua carta l’ha scritta nel tempo, fin dalla nascita completamente digitale. Io c’ero, ero proprio lì mentre andava online questa nuova banca con il nome scelto dai futuri clienti.
E c’ero quando ha costruito una struttura orientata alla parità di genere, che conta su un organico composto per il 48% da donne, così come il 45% del management e una presenza femminile dell’80% nella prima linea.
Una carta, dei valori e tre donne
Io c’ero dicevo, e ci sono stata anche questa volta.
E se mi seguite su queste pagine e sui social, potete immaginare quanto mi sia piaciuto assistere all’evento di presentazione della Carta della Responsabilità di Banca Widiba tenuto da tre donne:
- Lucia Cagnazzo, direttrice Finance, HR, Legal & Operations
- Daniela Pivato, direttrice IT & Innovazione Digitale
- Francesca Marchelli, direttrice Comunicazione
In tre a illustrare una carta densa di impegni e valori sentiti in prima persona. Una sostenibilità ambientale, sociale e aziendale che viene vissuta prima ancora che proposta ai clienti sotto forma di circa 2.000 strumenti finanziari ESG compliant, che consentono di investire il proprio denaro con la consapevolezza di generare valore non solo finanziario.
Con Banca Widiba nella “S” di ESG
Io ci sono, da due anni ormai il mio percorso professionale si è intrecciato ancora di più con quello di Banca Widiba, per promuovere e diffondere la cultura finanziaria.
Sono fermamente convinta che attraverso l’Educazione Finanziaria, una maggiore consapevolezza nella gestione nel denaro e scelte informate sui propri investimenti, la finanza possa incidere positivamente nella vita delle persone.
E sono davvero grata di avere la possibilità di creare percorsi educativi con la massima libertà d’azione e una continua condivisione di obiettivi e valori, con il team di comunicazione e i consulenti finanziari di Banca Widiba.
Quest’anno, poi, il nostro progetto divulgativo sull’educazione finanziaria è dedicato soprattutto alle donne over 40, alle mie coetanee e ai loro figli. L’obiettivo è quello di superare insieme, io e loro, i limiti spesso culturali che ci tengono lontane dalla gestione del denaro.
Il progetto si compone di una serie di post e di contenuti sul mio account Instagram @michelacalculli, dove in collaborazione con Banca Widiba produco schede informative, storie e interviste live di approfondimento.
Se te li sei persi, ecco i primi tre post di questo progetto:
- Educazione finanziaria a 40 anni: perché è un momento fondamentale per una donna
- Parlare di soldi: un tabu da superare
- Conti e carte smart: imparare con i figli
Qui tutti i post del progetto sulla cultura finanziaria che ho curato con Banca Widiba nel 2020:
- Non è mai troppo tardi per la felicità economica…
- L’educazione finanziaria partendo dalla paghetta
- Pensare come un’azienda per costruire e monitorare il bilancio familiare
- Protezione: bisognerebbe parlarne di più!
- Come funziona il sistema previdenziale italiano?
- Investimenti: rischio e tempo vanno a braccetto
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