Come vivi il rischio? Quanto tempo hai per rischiare? Le decisioni di investimento sono guidate da due fattori strettamente legati fra loro: propensione al rischio e orizzonte temporale.
Investimenti: cos’è la propensione al rischio?
Il tema degli investimenti è a mio avviso molto delicato perché entriamo in un campo che ricomprende scelte di vita che spesso possono essere condizionate da ragionamenti non del tutto razionali ed informati.
E allora chiedo aiuto alla Consob, Commissione nazionale per le società e la Borsa, l’ente che in Italia si occupa di tutelare gli investitori, dunque la massima autorità su un tema così importante.
E la Consob, in relazione agli investimenti, ci dice che:
“Gli individui […] sono avversi alle perdite, ossia sono molto più sensibili alla possibilità di perdere rispetto alla possibilità di guadagnare un determinato importo e sono spesso influenzati dal risultato di decisioni pregresse: l’evidenza empirica e sperimentale mostra che in genere la propensione al rischio può aumentare dopo aver realizzato un guadagno, e stimolare, viceversa, un atteggiamento più conservativo dopo aver subito una perdita.”
Insomma la nostra propensione al rischio può essere una somma di:
- percezioni, non sempre corrette;
- esperienze pregresse, positive o negative che siano;
- informazioni puntuali sull’investimento.
Non esiste dunque una propensione al rischio uguale per tutti, perché entra pesantemente in gioco fattori molto personali. Ad esempio può dipendere anche dal genere e dallo status del soggetto che decide di investire. Torniamo alla Consob, che afferma:
“La percezione e l’assunzione di rischio, infine, sembrano essere molto diverse a seconda del genere. Le donne adotterebbero un atteggiamento più prudente in occasione delle decisioni di investimento e, di conseguenza, rispetto agli uomini sono più frequentemente destinatarie di proposte di investimento relative a prodotti poco rischiosi. Le differenze di genere, comunque, sembrano più accentuate nel caso di individui single. I soggetti sposati, per contro, si influenzano a vicenda secondo dinamiche che, come evidenziato da alcuni recenti contributi, dipendono anche dalla distribuzione della ricchezza finanziaria all’interno della famiglia e dalla professione e dal livello di istruzione dei coniugi.”
Insomma, la tua propensione al rischio oggi potrebbe essere bassa ma indagando a fondo sulle tue esperienze ed esigenze e potenziando le tue conoscenze attraverso l’educazione finanziaria, potrebbe mutare.
L’ho ripetuto spesso nel corso di questo ciclo di post: la consapevolezza e la conoscenza sono armi preziosissime per gestire il proprio denaro e accrescere il benessere.
Ti lascio sul tema un importante contributo della Consob:
Errori e trappole comportamentali
Investimenti: cos’è l’orizzonte temporale?
Ma conoscere la tua reale propensione al rischio non basta. Per fare delle scelte di investimento che si rivelino adeguate alle tue esigenze e alla realizzazione dei tuoi progetti, devi avere ben chiaro l’orizzonte temporale che hai davanti a te.
Faccio un esempio banalissimo per chiarirmi.
Decidi di investire in un prodotto finanziario a lungo termine che non consente di ottenere indietro il denaro investito in qualsiasi momento, a meno di non perdere una bella fetta del capitale iniziale. Se hai calcolato male il tuo orizzonte temporale potresti aver bisogno di quel denaro prima del dovuto e dunque subire una grossa perdita anziché il guadagno garantito da quell’investimento.
Non sarebbe il massimo, no? Io lo so, mi è capitato. Il mio orizzonte temporale era di brevissimo respiro, avevo molti problemi da risolvere e ho pensato bene (sono ironica!) di imbarcarmi in un investimento di lungo periodo, che ho ritirato 12 mesi dopo (perdendo parte della cifra inizialmente investita).
L’orizzonte temporale è importantissimo per non sprecare risorse, soprattutto quando quelle risorse sono poche e preziose ma se ben usate possono accrescere il tuo benessere.
Torniamo alla Consob per fare chiarezza:
“L’orizzonte temporale è il periodo di tempo per il quale intendi rinunciare alle tue disponibilità finanziarie per investirle. Esso dipende dalle situazioni soggettive e dalle esigenze individuali e familiari. Tali esigenze possono essere di breve periodo, quali il pagamento delle tasse, o di lungo periodo, come l’acquisto di una casa tra qualche anno. L’orizzonte temporale dipende anche dalla tua età (se investi a fini previdenziali è evidente che se hai venti anni il tuo orizzonte temporale sarà più lungo di un sessantenne).”
Rischio e tempo: qual è il giusto mix?
Come mixare al meglio propensione al rischio ed orizzonte temporale.
Non esiste una formula magica uguale per tutti, perché come abbiamo visto entrano in ballo questioni personali molto profonde.
Una regola generale ci dice che:
- se l’orizzonte temporale è lungo, si possono affrontare investimenti più rischiosi contando sul fattore tempo che va a bilanciare le eventuali perdite con i maggiori guadagni;
- se l’orizzonte temporale è breve, andrebbero privilegiati investimenti meno rischiosi per la ragione diametralmente opposta.
Ma si tratta di una generalizzazione, appunto.
Per trovare il mix perfetto ho due consigli per te:
- accedi ad una buona educazione finanziaria (studiando, leggendo, frequentando dei corsi);
- rivolgiti ad un consulente finanziario.
L’educazione finanziaria, infatti, serve anche a farsi aiutare nel momento giusto e dalle persone giuste.
Se hai la consapevolezza necessaria potrai avere un rapporto molto costruttivo con il consulente, facendo le richieste giuste e organizzando al meglio i tuoi investimenti.
Questo post è frutto della collaborazione con la Banca Widiba e si inserisce in un più ampio progetto divulgativo sull’educazione finanziaria per tutte le età e le fasi della vita.
Banca Widiba vede nell’educazione finanziaria e nel ruolo dei consulenti finanziari, due importantissime leve per avere dei clienti sempre più consapevoli e informati sulla gestione proficua del proprio denaro.
Il progetto riguarda una serie di post come quello che hai appena letto e contenuti informativi sul mio account Instagram @michelacalculli, dove in collaborazione con Banca Widiba produco schede informative, Storie e interviste live di approfondimento.
Quello che hai appena letto è l’ultimo post del progetto. Qui tutti gli altri post prodotti nel corso dell’anno:
- Non è mai troppo tardi per la felicità economica…
- L’educazione finanziaria partendo dalla paghetta
- Pensare come un’azienda per costruire e monitorare il bilancio familiare
- Protezione: bisognerebbe parlarne di più!
- Come funziona il sistema previdenziale italiano?
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