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Educazione finanziaria a 40 anni: perché è un momento fondamentale per una donna

Sono Michela, ho più di 40 anni e sono convinta che l’Educazione finanziaria sia fondamentale per me e le mie coetanee, e che alla nostra età non si possano più lasciare al caso le questioni legate al denaro. Ne va del nostro futuro, della protezione delle donne anziane che saremo un giorno e delle possibilità legate a lavoro e vita privata.

Educazione finanziaria a 40: la vita e il lavoro

Avere una buona cultura finanziaria è importante per tutti: persone giovani e anziane, donne e uomini. Tutti.

Ma c’è un “ma”. Per le donne la cultura finanziaria, visto il contesto che ci vede percepire compensi più bassi degli uomini, caricare quasi esclusivamente della cura di bambini e anziani (ovviamente non retribuite) e in generale più esposte al rischio di povertà, diventa quella che potremmo definire “un’arma di difesa”, ma anche di cambiamento.

La consapevolezza delle proprie finanze come un grimaldello per scardinare una cultura, spesso anche interiorizzata, che ci lascia uno o più passi indietro.

Perché se conosci bene le tue entrate, le uscite e le esigenze finanziarie presenti e future, puoi dare un valore economico al tuo tempo di vita e di lavoro e gestire con maggiore consapevolezza, ad esempio, le trattative riguardanti il compenso per un nuovo lavoro o una promozione.

E i 40 anni, parlo per me ma lo vedo anche nelle altre, rappresentano il momento della vita in cui diventa pressante dentro di noi la creazione di senso e di valore in tutto quello che facciamo, dalla vita privata, al lavoro, al volontariato e a qualsiasi altra cosa immaginiamo per noi.

Previdenza e protezione

Una buona educazione finanziaria è fondamentale a 40 anni, perché c’è ad esempio ancora un lasso di tempo utile a ragionare attentamente in termini di previdenza complementare.

È importante fermarsi e valutare la situazione presente e futura sapendo che ci sono tutti gli strumenti, a partire dal servizio “La Mia Pensione INPS”, per valutare quando e a quanto andremo in pensione, ed eventualmente porre rimedio dedicando parte dei nostri fondi alla previdenza complementare. Oppure comprendere che le cose così come stanno non sono sostenibili e dunque bisogna fare dei cambiamenti per mettersi in sicurezza, sia dal punto di vista assicurativo che previdenziale.

Insomma 40 è il numero magico, per me lo è stato in fin dei conti, perché ho ripreso in mano le fila della mia vita e della mia professione e ho valutato su cosa lavorare, cosa cambiare, cosa buttare e cosa tenere.

Il rischio della violenza economica

Nella gara ad ostacoli che può essere la vita, per noi donne ce ne può essere uno in più, che può sfociare in conseguenze drammatiche: parlo della violenza economica.

La violenza economica non è un fenomeno che si manifesta dall’oggi al domani, l’ho scoperto raccogliendo tante, troppe, testimonianze dirette.

La violenza economica è una parete solida formata da mille strati sottili che si addossano giorno dopo giorno andando a formare una prigione da cui diventa difficile evadere, anche a causa della vergogna che provano le vittime, quasi sempre donne.

Può iniziare con un gesto romantico, come la condivisione di un conto in banca con il marito, che però dopo qualche tempo diventa inaccessibile e sul quale la donna non ha più informazioni né capacità decisionale. Può proseguire con la scelta, anche stavolta in apparenza condivisa, di lasciare il lavoro per restare a casa con un figlio appena nato.

Può sfociare nella ragione per cui una donna che subisce violenza fisica e psicologica, non lascia il partner. Perché non ha alcuna risorsa economica per ricominciare altrove.

Spesso le vittime di violenza economica, non la riconoscono nemmeno oppure non sanno dare un nome ad una condizione di disagio costante. Ed è qui che una buona cultura finanziaria può avere due ruoli importanti:

  • prevenzione, per le ragazze e le giovani donne;
  • consapevolezza, per le donne più mature che sono in una situazione del genere ma non sanno riconoscerla o si vergognano al solo pensiero di affrontarla.

Queste, in sintesi, sono alcune delle ragioni per cui l’Educazione finanziaria per noi over 40, che ci occupiamo anche dell’educazione di figlie e figli in molti casi, è ancora più importante che per tutti gli altri.

Questo post è frutto della collaborazione con la Banca Widiba e si inserisce in un più ampio progetto divulgativo sull’educazione finanziaria, dedicato soprattutto alle donne over 40, ma anche a bambini e ragazzi.

Banca Widiba vede nell’educazione finanziaria e nel ruolo dei consulenti finanziari, due importantissime leve per avere dei clienti sempre più consapevoli e informati sulla gestione proficua del proprio denaro.

Il progetto riguarda una serie di post come quello che hai appena letto e contenuti informativi sul mio account Instagram @michelacalculli, dove in collaborazione con Banca Widiba produco schede informative, Storie e interviste live di approfondimento. Ne parleremo per tutto il 2021.

Quello che hai appena letto è il primi post del progetto. Qui tutti i post del progetto sulla cultura finanziaria che ho curato con Widiba nel 2020:

Published inFinanza

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