Un problema che molto spesso limita le persone in generale e le donne in particolare è quello di parlare di soldi. Un tabu che va superato per una vita più serena fatta di scelte consapevoli.
È davvero arrivato il momento di parlare di soldi
Come ripeto spesso i 40 anni sono un traguardo importante per una donna, un momento in cui grazie all’ingresso negli -anta, si fanno bilanci sulla propria vita e spesso si prendono delle decisioni importanti, tutte volte a dare senso alla propria esistenza. Scelte personali e lavorative che portino cambiamenti positivi e senso di tutto quel che si fa.
E allora tra le diverse azioni ne suggerisco qui una che, a cascata, incide su tutte le altre: se fino ai 40 non hai mai parlato di soldi, adesso è arrivato il momento di farlo!
Cosa intendo quando dico “parlare di soldi”?
Mi riferisco alla scarsa o inesistente abitudine di condividere le informazioni sulla propria situazione economica con i partner, di discutere di un aumento con i datori di lavoro, di affrontare i contratti delle utenze varie per rinegoziarne le condizioni ecc.
Insomma tutte questioni che se affrontate possono contribuire a migliorare il benessere economico personale e familiare e garantire scelte razionali sia in campo affettivo che lavorativo.
Perché le donne fanno fatica a parlare di soldi?
Allora, la prima cosa da dire è: non sei sola. O meglio, non sei la sola a faticare quando si tratta di affrontare il tema del denaro, e le cause sono molteplici e parecchio indagate negli ultimi anni. Vediamone alcune:
- Noialtre tipicamente siamo state educate a non occuparci del denaro e a delegare ad altri questo argomento: padri, mariti, compagni, professionisti vari. Con il risultato che troppo spesso manca anche l’ABC della cultura finanziaria.
- Questioni biologiche e culturali si intrecciano, e spesso purtroppo si confondono, portando le donne ad essere meno inclini al rischio e a trovare il linguaggio della finanza aggressivo e respingente.
- Le donne che non hanno un impiego non si sentono autorizzate a discutere delle questioni economiche, pur occupandosi di tutto o quasi il lavoro non retribuito in carico alla famiglia (bambini, anziani, casa ecc.).
- Le donne italiane, purtroppo, hanno mediamente un livello di cultura finanziaria inferiore rispetto agli uomini. A fronte di un punteggio massimo di 21 la media italiana è di 11,2. I paesi OCSE hanno un punteggio medio pari a 13. E per le donne il livello è ancora più basso (10,95 rispetto all’11,44 degli uomini).
Parlare di soldi: da che parte iniziare?
Come abbiamo visto il problema è anche e soprattutto culturale e come tutti i problemi del genere, prima si inizia a scardinarlo meglio è per tutte e tutti.
Occorre iniziare piano piano a contare, sia nel senso di fare i conti con i propri soldi, sia nel senso di acquisire un maggior peso ovunque la nostra vita ci ha portate. Ma ho detto piano, che Roma non è stata costruita in un giorno.
Iniziare a farsi una propria cultura finanziaria, ma anche prendere confidenza con tutto ciò che riguarda le finanze familiari, in modo da avere più informazioni possibili per iniziare a cambiare le cose. E, perché no, avvicinarsi alla consulenza finanziaria come un’opportunità di apprendimento mentre si definiscono i propri obiettivi di vita.
E infine un invito le mie coetanee che hanno grandi difficoltà nell’affrontare il tema del denaro con i propri interlocutori: imparate con i figli. E allora ho un suggerimento che mi arriva da Banca Widiba, che in collaborazione con Feduf (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio), ha avviato un ciclo di webinar dal titolo:
Economia e fantasia – Insegnare ai figli l’educazione finanziaria
Perché una buona educazione finanziaria scardina ogni tabu legato ai soldi e imparare insieme ai figli, o ai nipoti, consente a noi adulte di metterci in pari e alle giovanissime e ai giovanissimi di affrontare il futuro con un bagaglio di conoscenze davvero utile.
Questo post è frutto della collaborazione con la Banca Widiba e si inserisce in un più ampio progetto divulgativo sull’educazione finanziaria, dedicato soprattutto alle donne over 40, ma anche a bambini e ragazzi.
Banca Widiba vede nell’educazione finanziaria e nel ruolo dei consulenti finanziari, due importantissime leve per avere dei clienti sempre più consapevoli e informati sulla gestione proficua del proprio denaro.
Il progetto riguarda una serie di post come quello che hai appena letto e contenuti informativi sul mio account Instagram @michelacalculli, dove in collaborazione con Banca Widiba produco schede informative, Storie e interviste live di approfondimento. Ne parleremo per tutto il 2021.
Se te lo sei perso, ecco il primo post di questo progetto:
Educazione finanziaria a 40 anni: perché è un momento fondamentale per una donna
Qui tutti i post del progetto sulla cultura finanziaria che ho curato con Widiba nel 2020:
- Non è mai troppo tardi per la felicità economica…
- L’educazione finanziaria partendo dalla paghetta
- Pensare come un’azienda per costruire e monitorare il bilancio familiare
- Protezione: bisognerebbe parlarne di più!
- Come funziona il sistema previdenziale italiano?
- Investimenti: rischio e tempo vanno a braccetto
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