Superare i 40 anni per le donne non è soltanto una convenzione, ma il raggiungimento di una sorta di “stato di grazia” che garantisce maggiori consapevolezze su tutti i fronti. E allora sfruttiamo questo momento per darci degli obiettivi finanziari!
Donne over 40: è il momento di darsi degli obiettivi
Sono Michela, ho 42 anni, e come tante prima e dopo di me il traguardo dei 40 ha segnato talmente tanti cambiamenti da farmi dubitare che il compleanno sia solo una convenzione.
Giunta agli -anta ho scoperto di essere più sicura di me, meno interessata ai pareri altrui sulla mia persona, più focalizzata sui miei obiettivi di vita e lavoro. E confrontandomi con le mie coetanee, amiche, conoscenti o follower, ho scoperto che si tratta di un’esperienza davvero comune.
E allora, visto che superare i 40 anni può rappresentare una sorta di “stato di grazia”, occorre sfruttare al meglio il momento e occuparsi o iniziare ad occuparsi delle proprie finanze.
È il momento giusto per guardare in faccia la situazione, il che significa nel dettaglio:
- prendere coscienza di entrate e uscite;
- dare una svolta a possibili situazioni debitorie che possono essersi incancrenite nel tempo;
- prendere in mano la situazione lavorativa per decidere un cambio di passo, nuovo lavoro o riqualificazione, o se chiedere un aumento;
- iniziare a risparmiare per obiettivi e non per accantonamenti fini a se stessi;
- entrare in contatto con il mondo degli investimenti, per “far lavorare i soldi”.
Forse questo elenco può intimidire, ma la cosa importante è affrontare un passo per volta, insomma iniziare, sfruttando questa fase che garantisce ancora un tempo di vita adeguato per rimettere le cose a posto e vivere il rapporto con il denaro più serenamente.
Obiettivi finanziari femminili e uno sguardo alla pensione
Nella mia “lista della spesa” delle cose da fare per costruire o migliorare la gestione delle finanze personali raggiunti i 40 anni, ho volutamente omesso la pensione.
Per noi donne questo tema è ancora più importante che per gli uomini, e superati i 40 anni è doveroso iniziare ad occuparsi delle donne anziane che saremo, sapendo che:
- abbiamo una speranza di vita maggiore dei nostri mariti o compagni;
- la nostra situazione contributiva è spesso più dissestata di quella dei nostri partner, perché condizionate da un lavoro precario, interrotto dalle maternità, dalla cura di familiari anziani e dalle esigenze di lavorare part time;
- il sistema pensionistico pubblico basato sul metodo contributivo, cioè sui contributi versati nel corso della vita lavorativa, ci penalizza in partenza a causa dei buchi contributivi di cui sopra e del cosiddetto gender pay gap (cioè di stipendi e salari mediamente più bassi per le donne a parità di mansione rispetto agli uomini).
E allora questi ostacoli, che vanno chiaramente rimossi a livello di sistema, occorre affrontarli per attenuarne gli effetti una volta giunte alla pensione, e quindi occorre pensare seriamente alla previdenza integrativa e inserirla fra gli obiettivi finanziari primari ormai giunte ai 40.
E vorrei precisare che se ci sono 20 o 30enni in ascolto, tutto quanto ho scritto vale anche per voi! Che avete un vantaggio: avete più tempo a disposizione.
Obiettivi finanziari e ruolo della consulenza
Lo so, ho messo davvero tanta “carne al fuoco” e questo può intimidire se non bloccare. Lo capisco, mi capita spesso di restare immobile quando la lista delle cose da fare è davvero lunga, e in questo caso significa anche affrontare l’annoso tabu legato al parlare di soldi.
Ma c’è una opportunità che può essere sfruttata per non fare da sole e per avere un buon ritmo nel mettere a posto le cose: la consulenza finanziaria.
Affidarsi alla consulenza, consente di procedere in maniera ordinata, fruendo della professionalità di chi con la gestione della finanza personale lavora tutti i giorni e ha visto anche tanti casi diversi, potendo consigliare le soluzioni migliori.
Ma come ripeto sempre, non deve essere una collaborazione passiva in cui chi fa consulenza si occupa di tutto e la cliente perde nuovamente il controllo della situazione, si deve trattare di un rapporto di reciproco scambio di informazioni che accresca nella cliente le conoscenze necessarie a gestire il proprio denaro nella maniera più efficace possibile.
Questo post è frutto della collaborazione con Banca Widiba e si inserisce in un più ampio progetto divulgativo sull’educazione finanziaria, dedicato soprattutto alle donne over 40, ma anche a bambini e ragazzi.
Banca Widiba vede nell’educazione finanziaria e nel ruolo dei consulenti finanziari, due importantissime leve per avere dei clienti sempre più consapevoli e informati sulla gestione proficua del proprio denaro.
Il progetto riguarda una serie di post come quello che hai appena letto e contenuti informativi sul mio account Instagram @michelacalculli, dove in collaborazione con Banca Widiba produco schede informative, Storie e interviste live di approfondimento. Ne parleremo per tutto il 2021.
Se te li sei persi, ecco i primi due post di questo progetto:
- Educazione finanziaria a 40 anni: perché è un momento fondamentale per una donna
- Parlare di soldi: un tabu da superare
- Conti e carte smart: imparare con i figli
Qui tutti i post del progetto sulla cultura finanziaria che ho curato con Widiba nel 2020:
- Non è mai troppo tardi per la felicità economica…
- L’educazione finanziaria partendo dalla paghetta
- Pensare come un’azienda per costruire e monitorare il bilancio familiare
- Protezione: bisognerebbe parlarne di più!
- Come funziona il sistema previdenziale italiano?
- Investimenti: rischio e tempo vanno a braccetto
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