Dieci anni fa ero una ventisettenne sola con storie amorose a volte travagliate, spesso talmente tristi da non raccontarle troppo in giro. Poi un sabato…
Blogging & Content Marketing
Dagli studi professionali tra Milano e Torino al blog personale, passando per un'esperienza televisiva che ha segnato la svolta. Tre grandi passioni: la scrittura, il fisco, la semplicità. Sempre in equilibrio tra famiglia e professione tra comunicazione e aggiornamento fiscale.
Dieci anni fa ero una ventisettenne sola con storie amorose a volte travagliate, spesso talmente tristi da non raccontarle troppo in giro. Poi un sabato…
Dove eravamo rimasti?
Ah, ecco… L’ultima volta che ho scritto qui (ma giuro che intensificherò i post), stavo per andare ad imparare l’Instagram da quel mito di Mattucci!
Come dicevo nel post precedente, le aspettative erano alte e non sono state disattese.
Può una bambina esplorare, arrampicarsi, far correre una macchinina senza sentirsi “sbagliata” per questo? Può un bambino curare un bambolotto o piangere senza essere guardato con sospetto? Noi crediamo di sì. Perché il rispetto tra gli adulti parte dal rispetto dei desideri di realizzazione di bambini e bambine.
“Michela se ti inviamo Il gioco del rispetto, home edition, ci dici cosa ne pensi?”
Me l’ha scritto bello diretto una persona che collabora con chi ha creato il gioco, per la scuola prima e per casa poi.
Se non siete stati su Marte negli ultimi anni, avrete sentito certamente parlare di questo gioco, purtroppo spesso a causa delle tristi strumentalizzazioni di certa politica che va nella direzione opposta rispetto a quella dove dovrebbe andare il mondo.
Dove eravamo rimasti? Ah sì, alla visita a Medicina dello Sport dove dopo visite mediche e test fisici hanno consigliato a mio figlio 6enne di iniziare a praticare arti marziali, nello specifico Judo.
E Judo fu!